2 Marzo 2020 - 9.03

Mercati nervosi alla prova del coronavirus

E adesso cosa facciamo. Tutti a pentirsi per non essere usciti un mese fa e tutti preoccupati per le conseguenze dell’emergenza sanitaria derivante dal CORONAVIRUS. Pochi contenti per potenziali occasioni di acquisto, consapevoli del fatto che non è importante acquistare al prezzo più basso, cosa praticamente impossibile, ma bensì comprare al momento giusto.

Momento giusto che non è detto sia arrivato, nonostante gli storni dell’ultima settimana e qualche probabile rimbalzo che ci sarà nelle prossime settimane. Potrebbe anche essere un trabocchetto per far entrare gli ultimi facendo credere che ci siano delle buone occasioni grazie agli storni per poi crollare in maniera molto più importante. Infatti, gli effetti economici del CORONAVIRUS, come già detto, li vedremo più avanti, un tsunami destinato inevitabilmente a far danni.

Quando si gioca in un mercato azionario bisogna stare attenti. Possiamo arricchirci come impoverirci. Se per arricchirci ci si impiega molto tempo e bisogna essere capaci di anticipare le anticipazioni altrui, per impoverirsi a volte ci si impiega poco tempo.

Ancora una volta le varie previsioni di crescita economica e di salita dei mercati azionari, sono state stravolte da un evento esterno, voluto o non voluto, imprevedibile ai grandi maestri della finanza, o presunti tali, capaci a volte di fare solo i propri interessi, pilotando l’evento esterno a proprio esclusivo vantaggio. Successe nel 2001 con le torri gemelle, ed è successo oggi con questo maledetto virus.

Al tempo stesso non va dimenticato che il mondo va avanti a prescindere, e che uno storno può essere un’occasione di acquisto. Come diceva il buon Warren Buffet, nel ventesimo secolo gli Stati Uniti hanno subito due guerre mondiali ed altri conflitti militari traumatici e costosi. La depressione, una dozzina di recessioni e periodi di panico finanziario, shock petroliferi, una epidemia di influenza, le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow Jones è salito da 66 punti ai valori di oggi. Un massimo prima o poi è sempre destinato ad essere superato.

Per assurdo, una crisi può essere anche salutare, può portare ulteriore progresso, laddove l’avversità stimola la creatività, l’inventiva e la strategia, come il giorno che nasce dalla notte.

E’ appena passata la peggiore settimana dal 2008, l’anno del crac di Lehman Brothers, e l’incognita che veleggia sui mercati azionari rischia di diventare pandemia da CORONAVIRUS, non essendo più un’emergenza solamente cinese, in quanto il virus non ha più confini essendosi diffuso in ben 46 paesi.

Consapevoli quindi che le previsioni si basano essenzialmente su fatti accaduti nel passato e che nessuno può prevedere il futuro, a volte il non investire non è un mancato guadagno ma può essere un guadagno nel momento che  non produce perdite, perché i mercati possono rimanere irrazionali più a lungo di quanto le nostre emozioni possono sopportare.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
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