7 Marzo 2025 - 17.19

L’Europa può resistere, dopo il voltafaccia di Trump, in caso di attacco da parte della Russia?

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Cosa accadrebbe se gli Stati Uniti non intervenissero a supporto dei loro alleati NATO in caso di un attacco da parte della Russia? La questione è tornata al centro del dibattito dopo il discorso di Donald Trump giovedì 6 marzo. Dallo Studio Ovale, il presidente americano ha messo in discussione sia l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della NATO che la solidarietà tra i paesi alleati nell’ambito dell’alleanza di difesa transatlantica.

“Se non pagano, non li difenderò”, ha dichiarato Donald Trump. In risposta, Emmanuel Macron ha affermato durante una conferenza stampa a Bruxelles: “Siamo alleati leali e fedeli”.

Una dichiarazione tutt’altro che rassicurante da parte del presidente degli Stati Uniti, soprattutto in un momento di crescente tensione tra Parigi e Mosca.

L’Europa è troppo dipendente da Washington?

Per decenni, i paesi europei hanno delegato gran parte della loro sicurezza agli Stati Uniti, che l’hanno garantita tramite la NATO, riducendo le proprie spese militari. Tuttavia, gli Stati Uniti, che nel 2024 hanno destinato quasi il 3,3% del loro PIL alla difesa, criticano da anni la scarsa spesa militare europea. A gennaio, Donald Trump ha affermato che i membri della NATO dovrebbero spendere almeno il 5% del loro PIL per la difesa.

In caso di un attacco russo, la situazione potrebbe diventare molto difficile per l’Europa. Secondo alcune fonti anonime citate da Bloomberg, le difese europee, prive di truppe, difese aeree e munizioni, riuscirebbero, nella migliore delle ipotesi, a respingere l’offensiva russa solo per poche settimane.

Le carenze dell’Europa

Diversi problemi sono stati evidenziati. Prima di tutto, la carenza di soldati. Negli ultimi 30 anni, i principali paesi membri della NATO hanno ridotto il numero delle loro forze armate di circa il 50%, scendendo a circa 1,7 milioni di soldati attivi. In secondo luogo, c’è la carenza di materiali. Gli Stati Uniti possiedono oggi 17 velivoli sofisticati, in grado di rilevare radar, radio e comunicazioni nemiche. Il Regno Unito, ad esempio, ne ha solo tre.

Anche la logistica potrebbe presentare sfide. In paesi come i Paesi Bassi, la Lituania, la Lettonia e l’Estonia, vengono ancora utilizzate rotaie con scartamento sovietico, il che significa che i treni europei possono arrivare solo fino al confine con la Polonia. Inoltre, alcuni carri armati superano i limiti di peso previsti dalle normative stradali di altri Stati membri e per circolare è necessario fare una richiesta 45 giorni prima.

Secondo gli esperti citati da Bloomberg, sostituire completamente il supporto statunitense, dalla logistica ai sistemi d’arma, potrebbe richiedere più di cinque anni all’Unione Europea.

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Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

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