FENOMENI – Un tramonto rosso fuoco ha stregato tutto il Veneto: perché?

In tutto il Veneto – anzi, in tutto il Nord Italia – ieri sera è stato segnalato lo spettacolare tramonto, che ha attirato l’attenzione di milioni di persone che ne hanno condiviso le foto sui social. I colori del crepuscolo erano particolarmente vividi, e il tutto era ancora più suggestivo dalla particolare conformazione delle nubi. Cos’è successo? Quelle che vedete in queste immagini, un puzzle delle moltissime condivisi sui social network, sono delle nubi lenticolari. Lo spiega bene il meteorologo Lorenzo Catania:“Sono tipiche formazioni nuvolose che si formano in presenza di due ingredienti: vento forte e una catena montuosa che disturba il flusso dell’aria. Ieri infatti la nostra penisola è stata attraversata da un fronte freddo proveniente da nord-ovest. Questo passaggio sopra alle Alpi ha causato l’alzarsi di un vento caldo e impetuoso, il Foehn, che sta spazzando l’intera pianura padana. Le nuvole che vedete sono tipiche di queste “cadute favoniche”. I colori però sono un’altra storia: perché il Foehn sta attraversando le valli del Piemonte occidentale, invase dalle fiamme da ormai più di una settimana, e alimenta gli incendi ulteriormente con raffiche a oltre 100 km/h. Questa cenere ha ormai invaso tutta la pianura padana, e agisce esattamente come nel 1815 agì la cenere vulcanica del Tambora: filtra il Sole, aumentando lo scattering atmosferico e generando dei colori quasi da film fantasy. Ci sono foto anche da altre località italiane, come Roma, che presentano colori simili, perchè anche in Corsica sono attivi dei roghi boschivi, e il vento soffia direttamente dall’isola verso il centro Italia. Inoltre questa perturbazione è anche carica di sabbia sahariana, che ha fatto un bel giro: arriva dall’Artico, dopo che era stata portata fino lassù dai cicloni dei giorni scorsi, tra cui l’ormai famoso Ophelia”. Quindi, ecco spiegato perché un tramonto del genere in Veneto, anzi in tutto il Nord Italia.
Riassumendo, i tre motivi:
– nuvole alte, costituite da ghiaccio sottile, che riflette benissimo la luce crepuscolare; questa è di gran lunga la causa principale.
– piccolo contributo dal fumo degli incendi piemontesi (a quote medio-basse).
Il fronte freddo atteso di passaggio quest’oggi lo ha dapprima ammassato verso le Prealpi e le vallate montane con il vento di richiamo; poi lo ha lentamente ridistribuito verso la pianura con i venti a seguire. Gioca sulla tonalità del rosso che si percepisce.
– ancor più piccolo contributo della polvere desertica in sospensione, sempre a seguire il fronte freddo. Ha fatto un bel giro completo dell’alta pressione sull’Oceano per tornare da nord. Gioca soprattutto sull’estinzione della luce, e quindi sulla minore quantità che arriva al suolo.













