6 Luglio 2022 - 9.58

Fanno l’amore nudi sulle dune e…

Ieri sera scorrendo, come abitualmente facciamo un po’ tutti, le ultime notizie riportate su un social media, mi è capitata sotto gli occhi una news che riferiva che tra le dune della spiaggia di Piscinas, nel comune sardo di Arbus, una coppia sarebbe stata immortalata mentre faceva l’amore.

Non veniva specificato il sesso degli amanti, per cui mi è venuto naturale pensare che si trattasse di un uomo e di una donna, ma veniva invece ben chiarito che l’ “accoppiamento” si sarebbe consumato nel settore della spiaggia dedicato ai nudisti, o naturisti come preferiscono essere chiamati. 

Il video del “fattaccio”, registrato fra la fine di giugno ed i primi di luglio, è stato fatto pervenire agli Amministratori comunali, che a loro volta lo hanno girato per competenza alla Polizia locale per le indagini del caso.

Nessun dubbio, come ormai avviene costantemente nel Bel Paese, che sul caso divamperanno le consuete polemiche fra strenui fautori della libertà individuale, e censori della morale pubblica.

Cosa volete, sappiamo tutti che in estate siamo meno vestiti, è più facile vedere la pelle nuda rispetto ovviamente a quando ci ripariamo dal freddo coprendoci di lana dalla testa ai piedi, ed è proprio la pelle a stimolare subito la vista ed il tatto, che si scontrano faccia a faccia con emozioni che ci mettono tutti subito sull’attenti, e ci fanno scalpitare all’idea di partecipare al gioco della seduzione.

Per di più la scienza ci dice che nella stagione calda, quindi soprattutto in estate, il desiderio sessuale tende ad aumentare, e la principale motivazione è proprio riconducibile alla luce solare, che determina un aumento della produzione ormonale.

Chissà che livelli di testosterone, ossitocina e serotonina, avevano in circolo i due amanti di Piscinas, da spingerli ad aggrovigliarsi en plein air sulle dune, incuranti sia degli sguardi, sia degli obiettivi interessati a documentare le loro esuberanze!

Bah, non sono un moralista, e pensandoci bene la coppia forse potrebbe anche lamentare la violazione della propria “privacy”.

In fondo erano su un tratto di spiaggia dove girare nudi è la regola, e l’unica loro colpa è di non avere scrutato bene l’orizzonte per individuare eventuali soggetti pronti ad immortalare fotograficamente la loro trasgressione. 

Forse se avessero avuto la pazienza di aspettare l’arrivo della notte, nessuno avrebbe notato nulla.

Ma cosa volete, evidentemente le pulsioni erotiche devono aver fatto dimenticare loro ogni prudenza, ed ogni pudore.

Non è ovviamente un caso che a questo punto tiri in ballo il pudore, che non è poi un concetto facile da definire a priori, e che secondo la Treccani è il “Senso di riserbo, vergogna e disagio nei confronti di parole, allusioni, atti, comportamenti che riguardano la sfera sessuale”.

Il senso del pudore è indubbiamente un fattore culturale, è proprio di tutti i popoli, anche se con connotazioni diverse, e di epoca in epoca varia la percezione dell’oscenità.

Ma quasi sempre nella storia ha anche una valenza “penale”, nel senso che ogni società si dà le proprie regole per preservare il pudore, e colpisce chi le viola con i rigori della pena. 

Quindi qualora vi venisse in mente di emulare le performances erotiche della coppia di Piscinas, è bene teniate presente i rischi cui andate incontro qualora vi becchino.

Al riguardo la norma di riferimento è l’art. 527 del codice penale, che recita: Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309”.

Ricordo che fino al 2016, quando è stato depenalizzato, questo reato era punito con la reclusione da tre mesi a tre anni, ma non è che l’attuale sanzione pecuniaria da 5mila a 30mila euro sia proprio a buon mercato, per non dire che permane il rischio di finire in carcere qualora il fattaccio possa essere visto da un minore.

Immagino che, leggendo il testo della legge, vi stiate chiedendo cosa si debba intendere per “atto osceno”.

Al riguardo, se pensate di trovare nelle norme un elenco dettagliato di atti, azioni, comportamenti, vi sbagliate di grosso.

Questo elenco non esiste, e la dottrina maggioritaria pensa che presupposto per l’applicabilità della norma sia il “carattere di oscenità degli atti, i quali dunque devono violare, turbare o ferire il naturale senso del riserbo a riguardo dei fatti e delle manifestazioni che si riferiscono alla sfera sessuale”.

Vi sembra un po’ vago? Un po’ troppo da “Azzeccagarbugli”?

Lo so bene che volendo vi si potrebbe ricomprendere anche un bacio piuttosto focoso, se dato in un certo momento, in un certo ambiente, e magari di fronte a ragazzini.

Di fronte a tali incertezze interpretative sui concetti di moralità pubblica e buon costume, vi do un consiglio.

Evitate di lasciarvi andare alla lussuria in luoghi non protetti da quattro pareti.

Non si sa mai chi possa vedervi, e denunciarvi.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
AGSM AIM
duepunti
UNICHIMICA

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