Coltiva cannabis per integrare lo scarno stipendio
Un via vai continuo di persone con un unico scopo: quello di comprare la “gangia”. Un altro coltivatore di cannabis è stato pizzicato dalla polizia locale di Malo e del Nordest Vicentino. E’ un venticinquenne italiano di Malo, il quale coltivava piante di canapa indiana all’interno della propria abitazione. “Dovevo integrare lo stipendio” ha detto agli agenti.
La polizia ha rinvenuto ben 38 piantine, coltivate all’interno di bicchierini in plastica contenenti terriccio (ogni bicchierino riportava, scritta a penna, la varietà della marijuana messa a dimora).
Gli agenti hanno trovato un macinino ancora con residui di sostanza dentro e un bilancino di precisione. Sempre con il consenso dell’interessato, l’ispezione domiciliare al piano primo dell’abitazione ha portato al sequestro della coltivazione vera e propria (38 piante di canapa indiana), oltre a 4 lampade HPS con relativi riflettori ed alimentatori esterni particolarmente indicate per la crescita vegetativa delle piante, 1 ventilatore a piantana per la ventilazione del locale, 6 confezioni di fertilizzante/stimolante, fungicida e vitamine/ormoni utilizzati per la crescita delle piantine, un temporizzatore e ad un contenitore contenente 9.92 grammi di semi di marijuana.
Tutto quanto sopra descritto è stato sequestratato dalla polizia locale e il 25 enne è stato denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria. Il giovane ha dichiarato che si occupava di tale attività per integrare lo “stipendio” da lavoratore dipendente, che tutto l’investimento per la suddetta coltivazione gli era costato circa 4.000,00€, che i semi rinvenuti glieli aveva portati a casa un amico dal Nepal ed infine che di lì a pochi giorni avrebbe venduto le piantine ai richiedenti.














