Cara automobile… anzi carissima

Carissima auto. Se negli anni ’90 era un bene come un altro, un must per i ragazzi una volta che conseguivano la patente, oggi, a quanto pare non è più così. I costi di mantenimento (fiscali e carburante) hanno raggiunto vette inarrivabili per moltissime famiglie. A lanciare l’allarme è il Codacons, secondo cui nel 2014 i costi sostenuti dalle famiglie per il mantenimento di una automobile sono alle stelle. Dall’indagine emerge, infatti, come oggi possedere una autovettura sia sempre più dispendioso e per numerosi nuclei familiari addirittura un lusso che incide sul reddito in modo maggiore rispetto la spesa alimentare.
Considerando un’auto di media cilindrata, i costi per il suo mantenimento salgono nel 2014 e raggiungono i 4.500 euro annui: solo per il carburante si spendono circa 1.600 euro all’anno – unica voce in decremento per effetto dei minori consumi – cui si aggiungono 790 euro per l’assicurazione. Olio e pezzi di ricambio costano circa 230 euro annui a famiglia, e la manutenzione ordinaria e i lavori di riparazione raggiungono un costo medio di 348 euro.
A tali voci occorre aggiungere tasse e bollo auto, pedaggi, parcheggi, garage, gommista, lavaggio, revisione, multe, per un totale che sfiora i 4.500 euro annui.
“I costi di mantenimento di un’autovettura sono sempre più elevati e in costante crescita, e raggiungono complessivamente il 25% del reddito di una famiglia media – denuncia il Presidente Carlo Rienzi – Addirittura per i nuclei a reddito medio-basso si registra per l’automobile una spesa annua maggiore rispetto a quella riservata ai consumi alimentari che, mediamente, incidono per il 19% sul reddito”.
Facile capire come il mercato dell’automobile sia compresso… Gli ultimi dati parlano di appiattimento delle vendite in Veneto. Nel periodo gennaio-aprile 2014 sono state 37.799 le auto immatricolate nel Veneto (il 7,5% delle vendite nazionali), con performance molto diverse tra le 7 province. Al ribasso Verona e Rovigo – dove la crisi dell’auto non ha mai frenato – con perdite rispettivamente dell’1,3% (7.644 pezzi venduti) e addirittura del 10,7%. Mercato stabile a Vicenza, con +1,2%, mentre crescono in doppia cifra Padova (+11,8%) – che è anche la città con più immatricolazioni (8.072) – e Venezia (+10,1%), con miglioramenti oltre la media nazionale per Treviso (+6,9) e Belluno (+5,8%)













