Cambio d’ora in arrivo: ultimi giorni con l’ora legale. Sarà una delle ultime volte che si cambia?

Il conto alla rovescia è iniziato: tra undici giorni l’Italia saluterà l’ora legale e tornerà all’ora solare. Il cambio scatterà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quando alle 3 del mattino le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, tornando alle 2.

L’ora legale era entrata in vigore lo scorso 30 marzo, permettendo di sfruttare meglio la luce naturale nelle serate primaverili ed estive. Con il ritorno all’ora solare, invece, le giornate appariranno più corte e farà buio prima, ma in compenso si dormirà un’ora in più quella notte.

L’ora solare resterà in vigore fino al 29 marzo 2026, quando torneremo di nuovo all’ora legale.

Molti italiani approfitteranno del weekend del cambio d’orario per adattarsi gradualmente al nuovo ritmo: qualche giorno di anticipo nel modificare orari di sonno e pasti può rendere la transizione più morbida, soprattutto per chi soffre i piccoli sbalzi di routine.

Il destino del classico cambio d’ora è però incerto. La Spagna ha deciso di riaccendere un dibattito che da anni divide l’Europa: quello sul cambio tra ora solare e ora legale. Il governo di Pedro Sánchez chiederà ufficialmente all’Unione Europea di mettere fine a questa pratica già dal 2026, sostenendo che non porta più reali vantaggi e anzi altera i ritmi biologici delle persone.

Il cambio d’ora, introdotto per risparmiare energia, oggi secondo molti studi non ha più effetti significativi sui consumi. E in Spagna, dove i ritmi di vita sono già spostati in avanti rispetto ad altri paesi europei, l’ora legale viene percepita come un’ulteriore forzatura. Non a caso, due spagnoli su tre si dicono favorevoli all’abolizione del cambio stagionale.

A livello europeo, la Commissione aveva già proposto nel 2018 di eliminare il doppio passaggio annuale, ma il progetto si era arenato perché i Paesi membri non riuscivano a trovare un accordo su quale ora mantenere in modo permanente. Alcuni preferiscono l’ora legale, per godere di più luce la sera; altri l’ora solare, per non ritrovarsi con mattine buie e giornate disallineate.

In Spagna si apre anche un altro fronte: la revisione del fuso orario stesso. Geograficamente il Paese sarebbe più vicino al fuso di Londra che a quello di Berlino, ma l’orario attuale – ereditato dall’epoca franchista – è rimasto invariato.

Con Madrid pronta a spingere per una decisione comune, l’Europa torna a chiedersi se non sia davvero arrivato il momento di fermare per sempre le lancette.