25 Aprile 2021 - 10.14

BUONGIORNO VICENZA: E’ ANCORA TAFAZZI IL MITO DEL CENTROSINISTRA

Negli anni Zero di questo secolo una delle parole d’ordine del Centrodestra, di cui, purtroppo, si è anche abusato, era “fare”

La politica del “fare” si contrapponeva allora alle liturgie bizantine del Centrosinistra che ha sempre anteposto alla concretezza, la necessità o meglio la pregiudiziale della riflessione, dell’approfondimento, della ricerca di un risultato più condiviso che spesso si traduceva in immobilismo. Ovviamente la verità sta nel mezzo, anche qui, è giusto approfondire, confrontarsi, avere un progetto, ma è altrattanto doveroso, ad un certo punto, decidere.

Questa breve premessa ci introduce all’argomento di questi giorni che ha per titolo Palazzo Thiene, i dettagli, la sostanza e, soprattutto, i retroscena e le cose non (ancora) dette.

Riassunto per chi si è perso qualche puntata: le minoranze in Sala Bernarda, figlie dei dieci anni di Achille Variati, fanno mettere ai voti un impegno politico per il Sindaco di recuperare e restituire alla città la storica sede della Banca Popolare. 

La mozione viene approvata all’unanimità. 

Francesco Rucco si mette al lavoro e in pochi mesi, forte anche del lavoro che ha allestito il nuovo assessore al Bilancio, Marco Zocca, che ha portato la sua lunga esperienza amministrativa alla squadra in abbinata con Mauro Bellesia, altra eccellenza tecnica, porta a casa il risultato. 

Palazzo Thiene lo compra il Comune, verrà pagato con un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, il prezzo convenuto è vantaggioso perchè ben al di sotto della perizia dell’Agenzia delle Entrate e non ci sono offerte migliori nè dal pubblico nè dai privati che piacciono tanto all’ex assessore alla Cultura Bulgarini D’Elci. 

Messa così dovrebbe essere una vittoria per tutti, per il Centrosinistra che ha lanciato l’idea, per Rucco e la sua maggioranza che ha colto l’occasione e l’ha resa concreta. 

Eppure, a Vicenza, l’autolesionismo rimane lo sport più praticato insieme al lamento e all’ostracismo. Basti sentire le voci che si alzano in queste ore dal Centrosinistra che chiede commissioni speciali sulla gestione e solleva dubbi sul futuro, confermando che Tafazzi, quello che si dava le bottigliate sulle parti intime, rimane il principale ispiratore della minoranza consiliare, qui come in altre parti del Paese. 

Intanto nei paraggi di Palazzo Trissino viene confermato che lo spazio espositivo potrebbe anche essere gestito direttamente dal Comune, come già avviene per la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico e Palazzo Chiericati, ma non si esclude a priori un confronto con altri soggetti che potrebbero supportare organizzativamente l’Assessorato alla Cultura. Ma ci sono gli altri spazi, direzionali e commerciali, su cui va fatta una riflessione e, possibilmente, un progetto che renda compatibili le attività che lì troveranno sede, con lo spazio espositivo. Palazzo Thiene non ospiterà gli uffici comunali che oggi sono in Piazza Biade (anagrafe, urbanistica ecc.) come qualcuno sta raccontando, piuttosto Rucco sta mettendo insieme varie ipotesi che potrebbero vedere in Contrà Porti arrivare sedi decentrate della Regione, della stessa Cassa Depositi e Prestiti, che a Vicenza non ha casa mentre a Verona sì, e pure l’Accademia Olimpica che sta alzando la manina per partecipare al progetto ed ottenere degli spazi. In altre parole, con l’acquisto di Palazzo Thiene il Sindaco ha portato a compimento il mandato ricevuto, unanimamente, dal Consiglio Comunale, ora sta componendo il mosaico di una versione di quella sede che renda compatibile la parte espositiva con le attività che arriveranno, ma perchè tutte le tessere di questo mosaico vadano correttamente al loro posto, avrà bisogno non solo di tempo, ma soprattutto di buona fede e spirito di servizio da parte di chi vi vorrà partecipare. La battaglia della politica o, peggio, di certe lobby private su Palazzo Thiene, vanno lasciate fuori, per dare spazio a chi vuole restituire a questa sede il ruolo strategico che ha sempre avuto e, magari, in futuro, incrociando la cultura con il mondo dell’economia e delle istituzioni pubbliche.

VICENZA CITTA UNIVERSITARIA
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