Bomba day, stato di emergenza a Vicenza
Si avvicina il bomba day fissato per il prossimo 25 aprile e arriva ora anche la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della delibera del Consiglio dei Ministri con cui si dichiara lo stato di emergenza nel territorio della provincia di Vicenza. L’ordigno bellico inesploso è stato ritrovato, lo ricordiamo, nell’area dell’ex aeroporto militare di Vicenza «Dal Molin». Ora la palla passa al Capo del Dipartimento nazionale della protezione civile, che avrà il compito di provvedere ora con le proprie ordinanze a gestire l’evacuazione d’intesa con la Regione. La bomba è stata ritrovata il 28 ottobre 2013, nell’ambito di una bonifica sistematica dell’area dell’ex aeroporto militare antistante la base militare statunitense, il futuro Parco della Pace per intendersi. Si tratta di una bomba di aereo inesplosa da 4.000 libbre, caricata con 1.800 Kg di esplosivo e dotata di tre spolette di cui due armate. Come fa notare la Regione Veneto – le autorità militari hanno evidenziato che l’ordigno deve essere necessariamente disinnescato sul luogo di ritrovamento e un’eventuale deflagrazione avrebbe effetti devastanti sugli edifici ubicati in un raggio di 4.000 metri in linea d’aria. Il raggio potrebbe essere ridotto a 2.500 metri se venissero effettuate opere di contenimento ma anche in questo caso resterebbero coinvolte abitazioni dei comuni di Vicenza, Costabissara e Caldogno, nonché il presidio ospedaliero principale del territorio vicentino ed altre strutture sensibili e strategiche, oltre alla base militare statunitense.
Lo stato di emergenza serve comporta l’adozione di importanti misure di sicurezza, fra cui l’evacuazione delle aree cittadine interessate, nonché dell’ospedale, delle caserme e delle strutture di accoglienza, oltre alla sospensione dei servizi essenziali e della circolazione sulla viabilità. Il Consiglio dei Ministri ha previsto una spesa massima di 1.400.000 euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.














