2 Luglio 2025 - 10.05

Arriva la Zona Rossa a Vicenza. Cosa significa? Giovine (FdI): “Lo Stato c’è!”

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È entrata in vigore il 1° luglio la prima “zona rossa” a Vicenza, un provvedimento straordinario disposto dal prefetto Filippo Romano per far fronte a una situazione definita di “particolare delicatezza” in termini di sicurezza urbana e degrado. La misura resterà in vigore fino al 30 settembre 2025 e interessa un’ampia area compresa tra Campo Marzo, la stazione ferroviaria, viale Eretenio, corso Santi Felice e Fortunato, il Quadrilatero, viale Ippodromo, viale Venezia e altre vie limitrofe.

L’obiettivo è contrastare microcriminalità, spaccio di stupefacenti, episodi di violenza e situazioni di allarme sociale che da tempo affliggono la zona. Il provvedimento introduce un divieto di stazionamento per non residenti che risultino aggressivi, minacciosi, molesti o già segnalati per reati predatori (come furto, rapina, percosse, lesioni o danneggiamenti).

Non si tratta di un divieto assoluto di accesso, ma di un intervento mirato a impedire la presenza prolungata negli spazi pubblici dei soggetti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza.

In pratica, cosa significa?

Significa che in una determinata area urbana, delimitata da un’ordinanza, viene vietato lo stazionamento (cioè il fermarsi o trattenersi) a soggetti non residenti che:

  • Assumono comportamenti molesti, aggressivi o minacciosi
  • Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per reati come furto, spaccio, percosse, danneggiamenti, ecc.
  • Contribuiscono a creare insicurezza o degrado nell’area

Non è un coprifuoco, né un divieto di accesso totale:

  • I residenti, i lavoratori e i normali cittadini possono accedere e transitare liberamente
  • I divieti si applicano solo a chi ha precedenti o comportamenti devianti
  • La finalità è mantenere ordine pubblico e sicurezza, non limitare la libertà dei cittadini onesti

A commentare l’attivazione della zona rossa è stato Silvio Giovine, deputato vicentino di Fratelli d’Italia:

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“Il Prefetto ha deciso attivare la zona rossa a Vicenza: uno strumento d’urgenza voluto dall’esecutivo Meloni che nella fattispecie si traduce in un divieto di stazionamento in un’ampia area tra Campo Marzo, la Stazione e il Quadrilatero per soggetti non residenti nell’area che risultino aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti o che siano già stati segnalati alla magistratura per reati di tipo predatorio. Una misura di carattere eccezionale che inciderà laddove amministrazione Possamai e sinistra vicentina in generale hanno dimostrato tutta la loro incapacità e immobilismo in questi due anni. Un grazie al Prefetto, al Questore e a tutte le donne e agli uomini in divisa che saranno costretti a turni ancora più duri per garantire alla nostra comunità sicurezza e contrasto al degrado. Quel contrasto al degrado su cui la Giunta avrebbe svariati strumenti per incidere ma rispetto al quale continua a palesare colpevole sufficienza”.

Il dispositivo è stato attivato ai sensi dell’art. 2 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), come misura “di necessità e urgenza”.

L’attuazione della zona rossa comporterà un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine. La zona sarà presidiata in modo rafforzato per tutta la durata del provvedimento.

RUCCO (FDI): «BENE LA ZONA ROSSA, ORA IL COMUNE FACCIA LA SUA PARTE»

«Accolgo con favore la decisione del Prefetto di istituire la cosiddetta “zona rossa” nell’area compresa tra la stazione ferroviaria, Campo Marzo e il Quadrilatero. È un provvedimento importante, che dimostra la sensibilità e l’attenzione dello Stato e del Governo guidato da Giorgia Meloni verso la nostra città e verso le legittime preoccupazioni dei vicentini, troppo spesso ignorate o minimizzate dall’amministrazione comunale di centrosinistra», afferma Francesco Rucco, esponente di Fratelli d’Italia e già sindaco di Vicenza.

Proseguendo nella sua analisi, Rucco osserva come «questo intervento rappresenti un segnale concreto per contrastare degrado e insicurezza in un’area che da troppo tempo versa in condizioni inaccettabili. Nei prossimi mesi sarà fondamentale monitorare l’impatto di questa misura per garantire benefici reali ai cittadini».

Secondo Rucco, tuttavia, «non può bastare l’azione dello Stato se non viene affiancata da un impegno serio e costante da parte dell’amministrazione comunale. È necessario mettere in campo un piano organico di contrasto al degrado, capace di prevenire situazioni di marginalità e pericolo, oltre a rafforzare la Polizia Locale con maggiori investimenti e dotazioni — bodycam, taser, presidi fissi e mobili — proposte che Fratelli d’Italia ha avanzato più volte negli scorsi mesi, ricevendo solo silenzi o scaricabarile da parte della maggioranza di centrosinistra».

Rucco conclude rilanciando il richiamo all’amministrazione: «Ora che lo Stato ha fatto la propria parte, con un segnale positivo e di attenzione verso Vicenza, il Comune non può più rimanere fermo. È chiamato a fare la sua parte con responsabilità e decisione, perché il problema non si risolve da solo e i cittadini meritano quartieri più sicuri, decorosi e vivibili».

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