MONTECCHIO P. – Abbattuto un ibis eremita, Veneto nella black list del bracconaggio?

Un Ibis Eremita, uccello in via di estinzione e protetto, è stato trovato abbattuto, probabilmente da un colpo di fucile, nei pressi di Montecchio Precalcino. Si chiama Tara, maschio adulto con più di cinque anni, appartiene ad una specie protetta e la scorsa settimana si era posato nell’area dell’aeroporto Ferrarin di Thiene. Era stato seguito da ricercatori austriaci del progetto “Waldrapp”, che ne seguono la migrazione dall’Austria fino all’oasi di Orbetello in Toscana. L’esemplare, impallinato, è stato trovato grazie al segnale gps di un dispositivo che portava sul dorso, in una roggia di Levà a Montecchio Precalcino.
La notizia sta rimbalzando in tutta Italia (e Austria) e arrivano anche le prese di posizione ufficiali. Il consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni, condanna duramente l’episodio di probabile bracconaggio. «Con l’abbattimento dell’Ibis eremita -afferma- il Veneto rischia di diventare a pieno titolo una delle Regioni canaglia in tema di bracconaggio». «Un atto di vile bracconaggio effettuato da qualche cacciatore locale – prosegue l’esponente Pd -, che va ad aggiungersi ad un già grave quadro che vede il Veneto avere uno degli otto ‘black spot’, ovvero un punto caldo del bracconaggio in Italia, individuato nel Delta del Po».
«Il Veneto – aggiunge – è una Regione dove si utilizzano, nella caccia, mezzi vietati, come reti e richiami acustici, dove avviene l’uccisione di specie protette e dove si superano i limiti dei carnieri di caccia. Questo è il quadro che emerge dal “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli animali selvatici e il bracconaggio”, diramato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare». «L’Ibis eremita – spiega Zanoni – già estinto in Europa, è stato reintrodotto grazie al progetto Waldrapp, finanziato dall’Unione Europea, ovvero dai cittadini europei, con 2.179.000 euro più altri contributi da parte di regioni austriache ed associazioni europee, per un totale di 4.300.000 euro, ed è presente oggi in Europa con poco più di un centinaio di soggetti».













