SCHIO- Tragedia, muore deltaplanista sul Novegno

Questa mattina alle 11.35 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato dai vigili del fuoco, che stavano intervenendo in aiuto di un escursionista bloccato in un canale innevato, sopra Malga Pianetti sul Monte Novegno, comune di Schio. Quando, poco dopo l’allerta, i soccorritori sono arrivati sul posto, i vigili stavano già recuperando l’uomo L.F., 37 anni, di Schio (VI), con il proprio elicottero arrivato da Mestre. Una seconda chiamata ai soccorritori di Schio è arrivata qualche minuto prima delle 13 dal 118, per una nuova emergenza sul Monte Novegno, sopra Contrada Alta questa volta, dove, a circa 1.200 metri di quota, un parapendio era precipitato al suolo, in mezzo a un bosco rado, dopo aver urtato i cavi di una teleferica per il trasporto della legna. Sei soccorritori hanno raggiunto a piedi il luogo, anche grazie alle indicazioni di un amico del pilota caduto, fornendo le precise coordinate all’equipaggio dell’elicottero di Verona emergenza in avvicinamento. Sbarcati tecnico di elisoccorso e medico con un verricello di 20 metri, all’uomo P.B., 50 anni, di nazionalità polacca, sono state prestate le prime cure. Una volta imbarellato, l’infortunato, che aveva riportato un probabile politrauma, è stato recuperato con l’aiuto dei soccorritori a terra sempre con il verricello, per essere trasportato all’ospedale di Borgo Trento. Alle 14.30, infine, il Soccorso alpino di Schio e quello di Arsiero sono stati allertati per un deltaplano caduto tra la boscaglia sul Monte di Calvene, comune di Calvene, a circa 700 metri di altitudine. Purtroppo per il pilota, C.C., 55 anni, di Ponzano Veneto (TV), non c’è stato nulla da fare. Da alcune testimonianze, l’uomo, probabilmente a causa di un malore in volo, ha perso il controllo del mezzo, che ha iniziato ad avvitarsi già ad alta quota. Inutile l’intervento di alcune persone presenti nel punto dell’impatto, che hanno tentato le manovre di rianimazione. Al personale saitario, giunto con l’ambulanza, non è rimasto che constatarne il decesso. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata imbarellata e trasportata a spalla dai soccorritori fino alla strada, dove attendeva il carro funebre.













