VICENZA – Sgominata banda di ladri arrampicatori
Sgominata una banda di albanesi, composta da tre persone. Si tratta di ‘climbers’, arrampicatori. Sulle loro tracce i carabinieri si sono messi da tempo e sarebbero responsabili della lunga serie di furti in appartamento (almeno una ventina) portati a termine nelle ultime settimane soprattutto nella zona di San Bortolo. Venerdì il nucleo investigativo dei carabinieri li ha intercettati dopo che avevano eseguito un furto in un’abitazione di via d’Alviano. Poco prima avevano tentato di svaligiare un appartamento in via Foscolo. Si trattta di Llubani Adi, Isaku Daniel e Laci Eljon. L’arresto dopo una serie di indagini effettuate nel corso delle ultime settimane che ha permesso di individuare anche un covo, in zona Campiello (un appartamento intestato ad una ragazza rumena) nel quale detenevano la refurtiva di una ventina di furti eseguiti almeno negli ultimi 20 giorni. Una parte della refurtiva (due orologi d’oro sono già stati riconsegnati ai proprietari).
Nell’appartamento sono stati ritrovati 4 orologi di marca, una somma di 400 euro in contanti, guanti da lavoro, grossi cacciaviti e torce elettriche, un rilevatore Ohm per rilevare presenza microspie. E’ stata sequestrata anche una FIAT 500 del valore di 7000 euro oltre a 9 cellulari con sim card appartenenti a persone non riconducibili agli arrestati. L’auto inoltre è regolare ed intestata ad un’azienda calabrese, motivo per cui è stato più difficoltoso condurre le indagini. In particolare il Laci era già noto alle forze dell’ordine perché segnalato con un altro alias nell’indagine Aquile nere. Era stato denunciato a piede libero per collegamenti con la banda che aveva effettuato nel 2012 estorsioni rapine con kalashnikov in discoteche ed estorsioni (in quell’occasione vennero arrestate 6 persone e 6 vennero denunciate, fra cui, appunto Lici), per associazione a delinquere finalizzata a rapina estorsione e utilizzo armi da fuoco.
In questa operazione l’uomo suggeriva gli obiettivi ai complici e li accompagnava in auto nelle vicinanze delle abitazioni prese di mira.
Le indagini ora sono volte a capire se vi siano connessioni con altri furti e soprattutto il ruolo della ragazza rumena che offriva base logistica. Il Gip ha confermato la custodia in carcere.















