Qualità della Vita 2025: Vicenza scivola al 28° posto e il Veneto si divide in due

La nuova edizione della classifica Qualità della Vita 2025 pubblicata da Italia Oggi ridisegna gli equilibri del benessere territoriale italiano, confermando una forte polarizzazione tra le migliori province del Nord e quelle in difficoltà. In vetta alla graduatoria nazionale troviamo Milano, che conquista il primo posto, seguita da Bolzano e Bologna, confermando un terzetto trainato da dinamismo economico, servizi e opportunità professionali.
Il Veneto, anche quest’anno, si posiziona in alto nel panorama nazionale grazie a due province nella top-10: Padova (7ª) e Verona (8ª). A queste si aggiunge Treviso, che registra un buon avanzamento e si colloca al 17° posto. In calo invece Belluno, che scende fino al 60° posto, segnando uno dei peggiori arretramenti dell’intera classifica.
Molto diversa è la situazione di Vicenza, che nel 2025 subisce una frenata importante: la provincia scende infatti al 28° posto, perdendo 15 posizioni rispetto all’anno precedente. Una flessione che la allontana sensibilmente dalle altre province venete più performanti e che evidenzia alcune criticità specifiche, pur in un quadro che mostra anche alcuni punti di forza.
Nelle singole dimensioni considerate dal ranking, Vicenza presenta un andamento eterogeneo. Di seguito la sintesi delle posizioni e delle variazioni annuali:
| Dimensione | Posizione 2025 | Variazione |
|---|---|---|
| Ambiente | 41ª | –10 |
| Istruzione | 25ª | –6 |
| Lavoro (Affari e lavoro) | 14ª | –3 |
| Popolazione | 8ª | –1 |
| Reddito e ricchezza | 46ª | –10 |
| Salute | 74ª | +5 |
| Sicurezza sociale | 36ª | –29 |
| Turismo/Cultura | 66ª | –1 |
| Reati e sicurezza | 22ª | +11 |
Sul fronte ambientale, Vicenza arretra e scende alla 41ª posizione, perdendo 10 posti: un dato che può riflettere un peggioramento relativo nella gestione dei servizi ambientali o un aumento delle criticità urbane. Anche l’istruzione registra un lieve indebolimento, con un calo di 6 posizioni pur mantenendo un livello complessivo dignitoso.
Tra i punti di forza rimane il comparto Lavoro, con un 14° posto che conferma il territorio come uno dei più dinamici a livello industriale e manifatturiero. Positivo anche l’indicatore Popolazione, con Vicenza all’8° posto, segno di buona attrattività demografica. Notevole il miglioramento nella categoria Reati e sicurezza, dove la provincia risale di 11 posizioni raggiungendo il 22° posto.
Molto più complesso invece il quadro della sicurezza sociale, che registra un pesante arretramento di 29 posizioni: un dato che può indicare tensioni nel tessuto sociale, aumento delle fragilità o peggioramento di indicatori come incidenti, mortalità e condizioni dei minori. Soffre inoltre il capitolo Reddito e ricchezza, con una perdita di 10 posizioni che riporta Vicenza in una fascia media-bassa nazionale, mentre il settore Turismo e cultura rimane stabile ma lontano dalle eccellenze.
In sintesi, la fotografia del 2025 evidenzia una Vicenza in chiaroscuro: competitiva nel lavoro, relativamente solida dal punto di vista demografico e in miglioramento per sicurezza, ma in difficoltà in aree cruciali come ambiente, sicurezza sociale e reddito. Il confronto con Padova e Verona, entrambe saldamente nella top-10, mette in luce la necessità per Vicenza di un rilancio strategico su più fronti per recuperare posizioni e tornare a svolgere un ruolo di riferimento nella qualità della vita veneta.













