Prezzo degli skipass in Italia: uno sport sempre più per ricchi

Gli aumenti “completamente ingiustificati” dei prezzi degli skipass in Italia rischiano di trasformare lo sci in uno sport esclusivo per chi può permetterselo, avverte il presidente dell’associazione consumatori Assoutenti, Gabriele Melluso. La situazione è stata evidenziata anche dal The Guardian in un recente articolo dedicato ai rincari sulle piste italiane.
Secondo un rapporto di Assoutenti, dalle Alpi e Dolomiti del nord fino all’Appennino abruzzese, i prezzi degli skipass cresceranno fino al 40% rispetto al 2021. Uno skipass giornaliero “Dolomiti Superski”, valido per tutti i 12 comprensori sciistici delle Dolomiti, costerà 86 euro al giorno, mentre a Roccaraso, località abruzzese diventata popolare anche grazie a TikTok, il prezzo salirà a 60 euro.
I costi stagionali variano da 755 euro a Roccaraso fino a 1.800 euro in Valle d’Aosta. Anche il noleggio dell’attrezzatura, gli hotel e i ristoranti registrano aumenti significativi.
Melluso sottolinea che i gestori giustificano gli aumenti con il caro energia, la manutenzione delle piste e la maggiore richiesta di attrezzature di qualità. “Si tratta di tariffe del tutto ingiustificate e inaccettabili”, dice, “perché l’inflazione è sotto controllo e i prezzi energetici, che avevano inciso nel 2022, sono tornati alla normalità”.
L’associazione evidenzia come il caro skipass abbia già costretto molti italiani a rinunciare alla tradizionale settimana bianca, con un calo di circa 1 milione di sciatori nella stagione 2024-2025 rispetto all’anno precedente.
Nonostante gli aumenti, l’Italia resta comunque il Paese più economico in cui sciare in Europa occidentale, rispetto a Svizzera, Francia e Austria.













