“On the road”: dopo la tragedia di Asiago al fianco del Veneto per la sicurezza stradale

La tragedia avvenuta ad Asiago, dove tre ventenni hanno perso la vita in un terribile incidente stradale, riaccende con forza il tema dell’educazione e della consapevolezza alla guida.
«Le parole del sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, e del presidente della Regione Veneto Luca Zaia richiamano tutti noi a una responsabilità collettiva» – commenta Alessandro Invernici, fondatore e vicepresidente dell’associazione Ragazzi On the Road, presieduta da Egidio Provenzi.
«Siamo vicini alle famiglie e alle comunità colpite, ma accanto al dolore serve una risposta concreta e duratura. Per questo ci rendiamo da subito disponibili a collaborare con la Regione Veneto e con i Comuni del territorio, come strumento educativo a disposizione delle istituzioni, per trasformare il dolore in consapevolezza».
Invernici ricorda come, nonostante i numerosi incidenti di queste settimane, i dati nazionali sulla sinistrosità stradale siano in calo: un segnale confortante, che testimonia il lavoro crescente sul fronte della prevenzione e dell’educazione.
«Sta cambiando qualcosa — sottolinea —, grazie anche al nuovo corso che lo Stato ha impresso alla sicurezza stradale e al coinvolgimento diretto dei giovani nei processi educativi. Ma resta ancora tanto da fare, e noi siamo pronti a fare la nostra parte, con rinnovato impegno».
Giovedì la firma del protocollo d’intesa interministeriale per l’estensione del progetto
Proprio due giorni fa il Ministero dell’Interno e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno siglato al Viminale un Protocollo d’intesa interministeriale proprio con l’associazione Ragazzi On the Road, firmato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
«Ringraziamo i Ministri Piantedosi e Salvini, insieme ai loro staff e Dipartimenti, per la fiducia che ci hanno accordato – aggiunge Invernici -. È un segno importante di attenzione verso i giovani e verso un modello educativo che negli anni ha saputo unire istituzioni, forze dell’ordine e società civile. Accogliamo questa responsabilità con impegno, umiltà e la consapevolezza di rappresentare uno strumento concreto al servizio del Paese».
Il Governo ha così riconosciuto in On the Road uno strumento educativo unico nel suo genere, in grado di mettere i ragazzi accanto a chi ogni giorno opera per la sicurezza sulle strade.
«La velocità, l’imprudenza, la distrazione e la leggerezza, l’abuso di alcol e l’assunzione di sostanze stupefacenti alla guida – prosegue Invernici – non si risolvono con slogan o campagne spot, ma si affrontano con strumenti concreti, che aiutano i giovani a mettersi in gioco in prima persona, sul campo, accanto alle divise.
Noi li portiamo a vedere da vicino le conseguenze reali di un incidente, a capire cosa significa soccorrere, intervenire, affrontare il dolore di chi resta. Giovani debitamente formati, assicurati e accompagnati da un’équipe educativa che ne segue passo dopo passo l’esperienza.
È lì che nasce la consapevolezza, non dalle parole ma dall’esperienza diretta.
Il protocollo firmato dai due Ministeri va proprio in questa direzione: portare i giovani accanto a Forze dell’Ordine, Polizie Locali e operatori del NUE 112, per comprendere cosa significhi davvero prevenire, soccorrere, salvare vite».
Dal 2007 coinvolte oltre 150 comunità in 12 province e 5 regioni italiane
Il progetto On the Road, nato nel 2007 in provincia di Bergamo, ha coinvolto oltre 150 comunità in 12 province e 5 regioni italiane, e con la sperimentazione voluta dal Viminale e dal MIT estende ora la propria azione educativa in dieci aree pilota su scala nazionale.
Si rivolge in particolare ai ragazzi tra i 16 e i 20 anni, anche a coloro che necessitano di un’attenzione educativa maggiore — le cosiddette teste calde —, offrendo loro un’occasione concreta per vivere esperienze peer-to-peer a fianco delle divise e per superare pregiudizi verso le istituzioni.
Molti dei partecipanti scelgono poi di restare a servizio dell’associazione, affiancando altri giovani insieme all’équipe educativa, oppure intraprendono la strada del servizio, diventando agenti, soccorritori, medici, volontari, Carabinieri o operatori del 118.
In Veneto il progetto attivo dal 2024
In Veneto il progetto è attivo dal 2024, anno in cui si è svolta la prima edizione a Jesolo, realizzata grazie alla collaborazione tra Comune, Polizia Locale e numerosi enti e associazioni territoriali che hanno creduto nel valore educativo e sociale dell’iniziativa. L’esperienza, accolta con grande partecipazione e consenso, è stata poi estesa ai Comuni di Musile di Piave, Ceggia, Noventa di Piave, Caorle, Pramaggiore e San Donà di Piave grazie al sostegno e al coordinamento dell’Azienda Sanitaria ULSS 4 – Veneto Orientale, che ha promosso la creazione di una rete condivisa di istituzioni, scuole e forze dell’ordine impegnate a diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza stradale.
L’associazione è parte della rete istituzionale e associativa del Tavolo permanente per la sicurezza stradale, istituito presso la Città Metropolitana di Venezia grazie a un protocollo firmato alcuni giorni fa e promosso dalla Prefettura di Venezia.
Un coordinamento che riunisce istituzioni, Forze dell’Ordine, aziende sanitarie, scuole e associazioni del territorio – tra cui l’associazione Alba – Luci sulla buona strada – impegnate nel diffondere la cultura della sicurezza, prevenire gli incidenti e promuovere comportamenti responsabili alla guida.
«Il Veneto – conclude Invernici – è una terra che già tanto fa per la sicurezza stradale, e il nostro obiettivo è rafforzare insieme questo impegno. Siamo pronti a fare la nostra parte, in tutta Italia, al fianco delle istituzioni e delle famiglie, per la vita e per il futuro».
Info e candidature: www.ragazziontheroad.it, compilando l’apposito form sul sito dell’associazione.
Marco Offredi
Ufficio Stampa On The Road
Cell: 329 7432760
Mail: relazioni@ragazziontheroad.it













