11 Giugno 2025 - 16.11

Veneto – Sesso e ricatti in pieno lockdown: annunci hot diventano trappole, quattro nomadi a giudizio

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TREVISO – Promettevano sesso a domicilio in pieno lockdown, ma dietro agli annunci hot si nascondeva un meccanismo rodato di estorsioni e truffe. Quattro nomadi trevigiani – C. B. ( donna di 34 anni), F. B. (uomo di 37), M. B. ( donna di 42) e A. A. (uomo di 45) – sono finiti a processo con accuse che vanno dalla truffa aggravata all’estorsione. Le vittime? Imprenditori trevigiani, agganciati tramite siti di incontri durante le rigide restrizioni del 2020.

L’inchiesta ruota attorno a un annuncio pubblicato su un noto sito di incontri nel marzo 2020, che proponeva “una bella trentenne” disponibile per incontri in casa. A far scattare la trappola era il presunto rischio legato agli spostamenti proibiti durante il lockdown. Subito dopo il primo contatto, partivano le richieste di denaro: multe inventate, fantomatici problemi legali, minacce di denunce ai carabinieri.

Il caso più eclatante è quello di un imprenditore 58enne di San Biagio di Callalta: per otto mesi ha versato complessivamente circa 75.000 euro, convinto di dover coprire multe, spese legali, acquisti di elettrodomestici e addirittura quattro iPhone. Solo dopo una ventina di versamenti ha trovato il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri.

In un altro episodio simile, un 38enne di Casale sul Sile – caduto nella rete attraverso Badoo – è stato costretto a fare una spesa da 500 euro e a consegnarla a un “nipote” della sedicente escort. Quando ha rifiutato una nuova richiesta, la donna lo ha minacciato: «Se non lo fai avviso i miei zii che lavorano con carabinieri e Guardia di Finanza». Lui ha resistito e denunciato.

Il processo, iniziato l’11 giugno, è stato rinviato all’8 luglio a causa di un vizio procedurale: servirà un collegio giudicante e non un giudice monocratico, vista la gravità dei reati contestati.

Gli imputati avevano costruito un sistema basato sul senso di colpa e sulla paura dei clienti, spesso uomini sposati o con ruoli pubblici. La pandemia e l’isolamento sono diventati strumenti di controllo psicologico. Ora, a distanza di anni, la giustizia fa i conti con un altro volto del lockdown: quello del sesso usato come arma di ricatto.

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Testata Street Tg Autorizzazione: Tribunale Di Vicenza N. 1286 Del 24 Aprile 2013

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