6 Giugno 2025 - 12.19

Monselice, il video dell’aggressione al gestore della piscina: «Chi non rispetta le regole non è il benvenuto» – Il caso Baby Touché (VIDEO)

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In fondo all’articolo il video

MONSELICE (Padova) – Dopo la violenta rissa avvenuta martedì 4 giugno nella piscina comunale di Monselice, con protagonista il trapper Baby Touché e alcuni suoi amici, il gestore dell’impianto, Marco Canova, ha scelto di intervenire pubblicamente, rendendo noti i video dell’accaduto e lanciando un appello alla comunità: «Episodi gravi come quello dell’altro giorno sono rari, ma la maleducazione e la mancanza di rispetto, purtroppo, no».

Canova, spintonato a terra e aggredito verbalmente insieme al suo staff, ha pubblicato un lungo post su Facebook nella mattinata di venerdì 6 giugno, ringraziando le tante persone che gli hanno manifestato solidarietà:
«Il problema non è solo l’aggressione fisica o verbale, ma il disagio che molti giovani – non tutti – stanno manifestando verso delle semplici regole di civile convivenza», ha scritto.

L’episodio è iniziato nel primo pomeriggio del 4 giugno, quando cinque ragazzi – tra cui il trapper 21enne Baby Touché (nome d’anagrafe Mohammed Amine Amagour) – hanno cercato di entrare nella struttura pretendendo l’ingresso gratuito e l’uso senza pagamento di ombrelloni e lettini. Al rifiuto da parte dello staff, sono scoppiate le tensioni: insulti, urla, minacce e, infine, l’aggressione al titolare. Neppure l’intervento dei carabinieri è servito a ristabilire subito l’ordine. Ci sono voluti quasi 60 minuti per accompagnare all’uscita i giovani, che ora rischiano sanzioni, tra cui un nuovo Daspo urbano per Baby Touché, già colpito da analoghi provvedimenti in altre città venete.

Nel suo post, Canova ha ribadito le semplici regole da rispettare all’interno della piscina:
«Non portare alcolici da fuori (per questo controlliamo gli zaini), non fumare nell’area verde o a bordo vasca (c’è una zona fumo al bar), non giocare a pallone tra gli ombrelloni (c’è un campo da beach volley), non gettare rifiuti a terra (ci sono cartelli chiari ovunque). Eppure – ha sottolineato – queste piccole norme vengono spesso ignorate, soprattutto da ragazzi tra i 13 e i 22 anni, indipendentemente dalla loro nazionalità».

«Io e il mio staff – ha aggiunto – continueremo a farle rispettare. A chi non sta bene, sarà chiesto di andarsene».

Canova ha poi annunciato la pubblicazione integrale dei video ripresi dalle telecamere di sorveglianza e da alcuni presenti, per fare piena chiarezza su quanto accaduto:
«Dopo il clamore mediatico di ieri, che mi ha frastornato e costretto ad annullare la serata di giovedì per evitare ulteriori problemi, oggi rendo pubbliche le immagini. Ognuno si faccia la propria idea».

Infine, un messaggio di determinazione e fiducia:
«Oggi alle 8 sarò di nuovo in piscina, come ogni altro giorno, con il sorriso, pronto a gestire la giornata affinché tutti possano divertirsi e rilassarsi in tranquillità».

Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Abano sono in corso. Le immagini sono già state acquisite e si stanno valutando provvedimenti nei confronti del gruppo. Intanto, la vicenda ha sollevato un forte dibattito pubblico e politico, con condanne unanimi verso l’ennesimo comportamento violento attribuito a Baby Touché, già noto per diversi episodi simili in passato.

I commenti politici

Elisa Cavinato (Lega)

   “Quanto accaduto presso la piscina comunale di Monselice è semplicemente vergognoso. Un’aggressione nei confronti di un gestore che stava solo facendo rispettare le regole non può e non deve essere tollerata in alcun modo. Esprimo piena solidarietà a Marco Canova, persona seria e stimata, che si è trovato a dover fronteggiare questo bullo già noto alle forze dell’ordine. L’episodio di Monselice conferma, purtroppo, come la direzione intrapresa dalla Lega nel promuovere un rafforzamento delle pene sia giusta e doverosa”. Elisa Cavinato, consigliera regionale del Veneto dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, interviene “Con fermezza sull’episodio che ha visto protagonista il trapper noto come Baby Touché, che ha aggredito il titolare della piscina comunale. Chi crede di poter imporsi con la forza, le minacce e la violenza deve sapere che in Veneto non è il benvenuto. Non possiamo permettere che luoghi frequentati da famiglie, bambini e giovani diventino teatro di atti squadristi e intimidatori. È doverosa una risposta chiara, dura, immediata. Mi auguro che le autorità competenti procedano con la massima severità”.

“Nel corso della recente approvazione del DL sicurezza – conclude Cavinato – c’è stato chi si è opposto politicamente al provvedimento. Il video di Monselice, oltre che purtroppo i numerosi episodi di baby gang e maranza, confermano il contrario. Non si può indietreggiare, anzi: dobbiamo continuare a tutelare chi lavora onestamente, proteggere il nostro territorio e chi lo vive nel rispetto delle regole”.

Elisa Venturini (FI): “Solidarietà a Marco Canova. I social non diventino megafono per esempi negativi come Baby Touché”

«Quanto accaduto alle piscine comunali di Monselice è un episodio grave che merita una ferma condanna. Esprimo la mia piena solidarietà a Marco Canova, gestore dell’impianto, che ha dovuto affrontare una situazione di grande tensione generata da comportamenti inaccettabili. E un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine, intervenute per garantire la sicurezza e riportare la calma.»

Lo dichiara Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale del Veneto, commentando i disordini causati dal trapper Baby Touché.

«Troppo spesso – aggiunge Venturini – le forze dell’ordine si trovano a dover intervenire per gestire le intemperanze di chi cerca visibilità attraverso provocazioni e atti fuori luogo, sottraendo tempo ed energie a compiti ben più rilevanti per la sicurezza delle nostre comunità. È un fatto che non possiamo accettare.»

«Baby Touché è seguito da migliaia di giovani sui social, e proprio per questo i suoi comportamenti, spesso provocatori e sopra le righe, rischiano di diventare un modello negativo. I social non possono essere uno spazio fuori controllo dove atteggiamenti pericolosi vengono amplificati e normalizzati.»

«Per questo rilancio con forza la proposta di una regolamentazione più chiara dell’uso dei social tra i minori – conclude Venturini – e chiedo un impegno condiviso da parte di istituzioni, famiglie e scuola. Non possiamo lasciare i ragazzi da soli di fronte a messaggi distorti, che alimentano confusione, aggressività e mancanza di rispetto verso le regole e le autorità.»

Elisa Venturini (FI): “Solidarietà a Marco Canova. I social non diventino megafono per esempi negativi come Baby Touché”

«Quanto accaduto alle piscine comunali di Monselice è un episodio grave che merita una ferma condanna. Esprimo la mia piena solidarietà a Marco Canova, gestore dell’impianto, che ha dovuto affrontare una situazione di grande tensione generata da comportamenti inaccettabili. E un sentito ringraziamento va alle forze dell’ordine, intervenute per garantire la sicurezza e riportare la calma.»

Lo dichiara Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale del Veneto, commentando i disordini causati dal trapper Baby Touché.

«Troppo spesso – aggiunge Venturini – le forze dell’ordine si trovano a dover intervenire per gestire le intemperanze di chi cerca visibilità attraverso provocazioni e atti fuori luogo, sottraendo tempo ed energie a compiti ben più rilevanti per la sicurezza delle nostre comunità. È un fatto che non possiamo accettare.»

«Baby Touché è seguito da migliaia di giovani sui social, e proprio per questo i suoi comportamenti, spesso provocatori e sopra le righe, rischiano di diventare un modello negativo. I social non possono essere uno spazio fuori controllo dove atteggiamenti pericolosi vengono amplificati e normalizzati.»

«Per questo rilancio con forza la proposta di una regolamentazione più chiara dell’uso dei social tra i minori – conclude Venturini – e chiedo un impegno condiviso da parte di istituzioni, famiglie e scuola. Non possiamo lasciare i ragazzi da soli di fronte a messaggi distorti, che alimentano confusione, aggressività e mancanza di rispetto verso le regole e le autorità.»

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