VENETO – I comuni vicentini fanno causa alla Miteni

La Miteni inquina l’acqua con sostanze Pfas e a pagare sono i comuni. Ora, però, sindaci e gestori del servizio idrico passano ai fatti. L’azienda chimica di Trissino sarebbe causa di inquinamento in 59 comuni, fra Vicenza, Padova e Verona: tutto inizia nel 2012, quando si scoprì la penetrazione in falda di sostanze perfluoroalchiliche, superando i limiti imposti dall’Istituto Superiore della Sanità. Da lì in poi, non fu tutto così automatico: ci furono state spese per i nuovi impianti, spese per allacciare le abitazioni che erano collegate ai pozzi delle falde inquinate all’acquedotto e spese per il personale. Ora, però, si prospetta una causa milionaria. Così, i sindaci, assieme ad Acque Vicentine e Centro Veneto Servizi, vogliono farsi risarcire di quelle spese delle quali hanno dovuto farsi carico a causa dell’azienda inquinatrice e che i cittadini ritrovano come rincaro ogni mese nelle bollette.
La Miteni, dalla sua, sostiene di non utilizzare più sostanze di quel tipo dal 2011, ma le Usl interessate hanno avviato un biomonitoraggio sulla popolazione. I sindaci, nel frattempo, si stanno muovendo per fare una segnalazione al Ministero dell’Ambiente.