REGIONALI – Le baruffe fra Tosi e Zaia tengono in ansia il Carroccio
La Lega si prepara alla volata elettorale per le Regionali 2015, ma l’unità del partito sembra ancora lontana. Almeno per ora. A tenere banco la volontà di Tosi di correre con una lista propria. Interviene il leader del Carroccio, Matteo Salvini: “Ipotizzare di candidarsi contro Zaia o di metterlo in difficoltà non mi sembra utile in questo momento”. “Se ci sono litigi da fare – ha aggiunto – li si faccia nelle sedi opportune e poi si trovi un accordo e si vada a vincere. Io spero che Zaia e Tosi trovino l’accordo e poi andiamo a ragionare di temi concreti. Non è il momento di litigare”.
Pronta la risposta del sindaco di Verona, Flavio Tosi: “Ci sono una serie di situazioni che si sovrappongono: prima di tutte le ingerenze milanesi rispetto alla Liga Veneta indirette e poi anche in via diretta”.
Il suo ‘braccio di ferro’ in atto con Matteo Salvini e il governatore Luca Zaia che – se non risolto – potrebbe portarlo a candidarsi autonomamente per le regionali di maggio in Veneto. Le ‘ingerenze dirette’ Tosi le ha riferite alla proposta di modifica dello statuto della Lega che toglierebbe autonomia alla Liga Veneta.
Il sindaco di Verona sta anche valutando se partecipare o meno alla manifestazione leghista a Roma promossa da Matteo Salvini in contrapposizione al Governo. Prima di recarsi nella capitale vorrebbe capire meglio come verrà impostata la protesta. I veti imposti da Salvini per Tosi sarebbero eccessivi, se si vuole vincere bisogna offrire agli elettori una scelta politica che includa sia Forza Italia sia Ncd, in maniera tale da raccogliere consensi a destra e al centro. A sostenere Tosi ci sono invece i consiglieri comunali Salvatore Papadia e Vittorio di Dio che riconoscono nel sindaco di Verona una grande capacità di confronto con gli elettori. Secondo loro la candidatura del segretario della Liga Veneta va ammessa, la sua presenza in partito finora ha condotto con sé grandi vantaggi.
Sulla questione interviene anche il segretario provinciale della Lega Nord, Antonio Mondardo: “Ribadisco che il segretario nazionale Tosi deve mettersi con Zaia a tavolino una volta per tutte, perché stanno creando confusione nei Veneti. Una lite non sarebbe capita, andrebbe a penalizzare il Veneto e dando un vantaggio alla Moretti e, cosa non secondaria, sarebbe la fine sia di Zaia che di Tosi. Il consiglio nazionale della Lega ha stabilito, in merito alla strategia elettorale, che nella lista della Lega ci devono essere militanti della Lega e nelle civiche ci debbano essere dei civici. Riguardo alla questione della possibile alleanza con l’NCD credo che Salvini abbia ragione, non possiamo allearci con una sigla filo-governativa che ci sta penalizzando e riempiendo di immigrati… non avrebbe senso. Su Forza Italia credo che Salvini stia trattando con Berlusconi. Ritengo che tali partiti -conclude Mondardo- debbano rivedere le loro politiche nazionali per poter concorrere con la Lega in Veneto, in alternativa i loro esponenti possono candidarsi con altri simboli, ma non con quelli di partiti che sconfessano la politica della Lega a livello nazionale”














