NANTO – Il bandito ucciso da colpo posteriore-laterale al ginocchio

Ora è ufficiale. Secondo il primo riscontro dell’autopsia eseguita oggi a Vicenza, ad uccidere Albano Cassol, il nomade 41 enne che ha tentato mercoledì scorso una rapina alla gioielleria Zancan di Ponte di Nanto, assieme ad altri 4 complici tuttora latitanti, è stato il colpo sparato dal fucile di Graziano Stacchio. La ferita è una sola dovuta ad un colpo di fucile alla gamba destra, seguita da choc emorragico, probabilmente per la lesione dell’arteria femorale. L’esame autoptico, deciso dal pm Cristina Gava, è stato svolto dal dottor Vito Cirielli, presenti i difensori dei familiari della vittima e quelli di Graziano Stacchio, il benzinaio indagato per aver esploso i colpi di fucile nel conflitto con i banditi. Perito dell’accusa e consulenti delle parti hanno chiesto 60 giorni per scrivere le loro conclusioni. Fondamentale sarà anche la perizia balistica.
Altro dettaglio, secondo le prime indiscrezioni, il foro entrata-uscita è in posizione posteriore-laterale immediatamente sopra il ginocchio di Cassol. Vi è poi un dettaglio importante, che potrebbe aggravare la posizione di Stacchio. Cassol potrebbe essere stato in torsione e quindi posto, con la gamba, in posizione laterale rispetto a Stacchio ma con la parte superiore del corpo rivolta frontalmente a Stacchio per prendere la mira. Cassol, secondo la ricostruzione stava sparando a Stacchio. Ciononostante questo dettaglio potrebbe complicare la situazione di Stacchio.













