VICENZA – Il pasticciaccio rotatoria-pista ciclabile, ritardi e possibili penali
I lavori dovevano essere completati per Natale, ma chi passa per la rotatoria di Viale Mazzini si accorge che le cose vanno per le lunghe. Ieri è stato annunciato il ritorno (per oggi) del doppio senso di marcia in via dei Cairoli, ma la conclusione dei lavori è ancora lontana. I new Jersey sono ancora l’elemento dominante (e in parte ostacolante) e il cerchio della rotatoria è ancora lì, vuoto e incompleto, con disagi notevoli per la circolazione.
Eppure l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi era stata chiara qualche mese fa nell’annunciare la storica modifica della viabilità in viale Mazzini, l’obiettivo è che i new jersey sparissero il prima possibile. Non è stato così, ora si ammette e si ammette anche di non poter far granché perché le cose si velocizzino. L’intervento è compreso nel global service. Aim ha affidato i lavori ad Amcps e l’azienda ha giustificato i ritardi con il maltempo. Mancano ancora illuminazione, cordoli spartitraffico dossi e aiuola centrale.
Ieri avevamo annunciato la riapertura del doppio senso di marcia in via dei Cairoli, dove è in costruzione la pista ciclabile. Il primo tratto della pista ciclabile realizzata da Amcps è praticamente completo, ma il secondo non ancora. Per cui il Comune sembra intenzionato ad applicare una penale ad Aim: «Da domani – assicura l´assessore alla progettazione Antonio Dalla Pozza – partirà la lettera di contestazione; per ogni giorno di ritardo dal 24 dicembre in poi verrà applicata la penale». Il tratto di pista ciclabile va da Viale Mazzini a Legione Antonini per 580 metri. Il semaforo di Via Legione Antonini è stato tolto ed è stato sostituito con nuove ottiche a led e sistema “opticom” per la chiamata del verde da parte dei bus. Manca però un tratto di 160 metri per congiungere il fine pista attuale con quella esistente in Via del Mercato Nuovo. Amcps ha chiesto una proroga di 50 giorni, che il Comune, a quanto pare, non concederà. Già 45 giorni erano stati dati a causa del maltempo. Da qui la contestazione e quindi la probabile penale.














