VICENZA – Annullata la mega-multa al venditore di rose
L’episodio aveva diviso l’opinione pubblica vicentina e non solo. Un agente di polizia locale di Vicenza, cinque anni fa, aveva comminato una multa di 5.164 euro ad un venditore di rose, Kabir Ahmad, cittadino del Bangladesh di 46 anni, residente nel Milanese, pendolare a Vicenza. Era il 4 agosto del 2009 e da allora è iniziata una battaglia legale che ora si è conclusa con un sospiro di sollievo per il venditore di rose. In sostanza vendeva rose ma non era un commerciante abusivo, solo un questuante.
La multa era di 5.164 euro, per commercio itinerante senza autorizzazione. Del suo caso -come riporta il Corriere del Veneto- si è occupato l’avvocato Alberto Pellizzari, che ha presentato ricorso al verbale, quindi all’ordinanza di ingiunzione di pagamento. Il ricorso è stato accolto dal giudice di pace di Vicenza, Giovanna Alessandrini. «Una singola rosa, che faceva parte di un mazzo del valore totale di pochi centesimi, non può considerarsi un bene commerciabile, quanto piuttosto un oggetto che serve a salvare la dignità di chi la offre – ha scritto l’avvocato Pellizzari – senza quella rosa Kabir Ahmad sarebbe un semplice mendicante, con tutte le umiliazioni che ciò implicherebbe: non può pertanto essere ritenuto un commerciante abusivo, ma un questuante, che chiede e riceve denaro senza dare nulla di economicamente apprezzabile». La vicenda si trascina da cinque anni. L’avvocato del Comune di Vicenza, nel 2010, aveva riferito che l’amministrazione non aveva alcuna intenzione di rendere esecutiva la sanzione amministrativa, quindi di riscuoterla. Dopo quattro anni e dieci mesi da quel 4 agosto il Comune ha recapitato al bengalese l’ordinanza di ingiunzione di pagamento, della sanzione che però nel frattempo era stata dimezzata – 2.582 euro – senza tra l’altro spiegare il perché. Il ricorso promosso dal legale dell’immigrato era stato dichiarato inammissibile, perché non si può impugnare un verbale di contestazione, ma è stato invece accolto in pieno quello contro l’ingiunzione di pagamento.














