VENETO – SENTENZA STORICA PER I CACCIATORI
Nell’ottobre novembre 2023 l’intero territorio vicentino è stato attenzionato in maniera massiccia dai Carabinieri Forestali e dal Nucleo SOARDA di Roma (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) finalizzato alla ricerca di cacciatori che utilizzavano richiami a loro dire vietati per aver contraffatto l’anello identificato posto al tarso dell’esemplare utilizzato, ipotizzando che tali richiami fossero stati catturati in natura e poi regolarizzati mediante manomissione di anello identificativo inamovibile.
Dopo due anni di indagini, sequestri di uccelli, fucili, processi penali e profondo sconforto nell’ambiente venatorio, il Tribunale di Vicenza ha emesso una storica sentenza che può tranquillizzare i cacciatori vicentini e veneti.
L’avv. Lanaro – che ha difeso alcuni di questi cacciatori- ha ottenuto in questi giorni giustizia in quanto il Tribunale ha confermato che non vi era alcun reato in capo a questi cacciatore/ i e che il fatto inizialmente contestato “non è previsto dalla legge come reato”.
La sentenza infatti dirime un errata interpretazione di legge da parte dei Carabinieri e del nucleo SOARDA e che – nella loro ipotesi- li autorizzava a procedere a queste verifiche.













