VENETO – Moretti inizia la campagna, polemica sul ‘paracadute’

Alessandra Moretti, candidata del Pd alla presidenza del Veneto, ha presentato oggi il tour che da domani la vedrà impegnata nella campagna elettorale per le regionali 2015, iniziando da Laghi (122 abitanti), il più piccolo comune veneto. Moretti si è detta “orgogliosa” della scelta fatta di dimettermi dal Parlamento europeo con effetto immediato, ed ha annunciato che nella ‘lista civica del presidente’ “ci saranno anche figure di spicco del volontariato, dello sport, della cultura”. In novembre la Moretti aveva vinto le primarie regionali del PD.
«Mi dimetto dall’europarlamento -ha dichiarato- sono la prima che lascia un posto sicuro senza paracadute», ha detto l’esponente politica vicentina.«Il mio sarà un viaggio che farà uscire la regione Veneto dalle stanze buie dei palazzi», ha detto Alessandra Moretti nella conferenza stampa. «Vi racconto il mio viaggio dei miei 579 comuni in 100 giorni; nessun politico prima aveva girato per i comuni. Saranno i veneti a dirmi che cosa non va, che cosa vogliono per il futuro». Entusiasmo e passione mi accompagneranno, aggiunge Moretti, che partirà il 16 gennaio da Laghi, il comune vicentino più piccolo del Veneto. «Ci sarà una lista della presidente con persone del volontariato, dello sport e della cultura», ha poi aggiunto a margine della conferenza stampa.
Alessandra Moretti fino a due anni fa era vicesindaco del Comune di Vicenza. Poi è diventata portavoce per le Politiche dell’allora segretario del Pd Pierluigi Bersani. Eletta in parlamento, ha poi sostenuto Matteo Renzi. L’anno scorso, è stata la più votata nella circoscrizioni Nordest alle elezioni europee.
Già sulla questione del ‘paracadute’ iniziano le polemiche. Molti oppositori politici hanno già fatto notare che, in caso di sconfitta, l’ex eurodeputata non rimarrà a piedi, poiché siederà comunque in Consiglio regionale a Venezia. In effetti la Legge elettorale regionale del Veneto dice:
“Fanno inoltre parte del Consiglio regionale il Presidente della Giunta regionale e il candidato alla carica di Presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente”.

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