13 Marzo 2025 - 10.39

Pellegrinaggio in Valbrenta per il Giubileo: da Cismon a Campese

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Il 16 marzo 21,5 chilometri tra il Santuario di Nostra Signora del Pedancino e il Monastero della Santa Croce. Organizzano Il Sicomoro e Unità Pastorale Medio Brenta.

Domenica 16 marzo 2025 l’Anno Santo si celebra anche tra le pareti a picco della Valle del Brenta, con un piccolo pellegrinaggio tra le due chiese giubilari che ne segnano l’imbocco e l’immissione nella più ampia e celebre Valsugana.

Il precorso, infatti, si snoda attraverso i 21,5 chilometri che separano l’antico monastero della Santa Croce di Campese, frazione settentrionale di Bassano del Grappa, e il santuario di Nostra Signora del Pedancino a Cismon del Grappa, a nord del comune di Valbrenta.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione Il Sicomoro di Campese e da Unita Pastorale Medio Brenta, con il patrocinio delle due municipalità entro i cui confini si tiene l’iniziativa. Si aggiungono, inoltre, in veste di consulenti tecnici e accompagnatori dei pellegrini, il progetto Trodoi/Trails, attraverso il quale il Comune valbrentino promuove il turismo lento sui propri sentieri montani, e le Guide Valbrenta, giovani professionisti locali dell’escursionismo.

I due luoghi di culto, oltre che sedi ufficiali nelle quali i pellegrini del Giubileo possono vivere il sacramento della Riconciliazione, costituiscono due siti fondamentali non solo per la spiritualità e la devozione, ma anche per la storia delle comunità vicentine in quest’area di confine.

Secondo la tradizione, la Madonna del Pedancino, venerata a Cismon del Grappa, risalirebbe all’ottavo secolo e sarebbe giunta nella Valle sfuggendo alla persecuzione iconoclasta dell’imperatore Leone III Isaurico. Avrebbe fatto qui sosta, per pregare davanti a essa, anche papa Leone III diretto in Germania nell’813.

Al simulacro di Maria furono attribuiti diversi salvataggi di terre e popolazioni in occasione delle furiose piene del Brenta, fino a quando, nel 1917, dopo Caporetto, gli abitanti di Cismon la portarono con sé, smarrendola e poi ritrovandola, spostandosi come profughi di guerra verso la Sicilia. È cara soprattutto agli emigranti della zona, che ancora tornano a renderle omaggio in occasione delle feste Decennali a essa dedicate.

Il monastero di Campese fu fondato nel 1124 da Pons de Mélgueil, o Ponzio di Cluny, già potente abate del centro benedettino transalpino e candidato al soglio pontificio contro Guido da Vienne, poi papa Callisto I. Il religioso fu una tra le più ragguardevoli figure ecclesiastiche e politiche nell’Europa del XII secolo, testimone e protagonista dei grandi eventi di quell’epoca, tra cui gli ultimi atti della Prima Crociata.

Il monastero, nei secoli, ha svolto la funzione di autentico motore non solo pastorale, ma anche economico e civile dell’intero Canale del Brenta, possedendo e promuovendo attività agricole, opifici, segherie, mulini, fornaci: i centri produttivi intorno ai quali crebbero paesi e villaggi che daranno forma alla valle fino ai giorni odierni. Tra la sue mura trovò rifugio Teofilo Folengo, mentre fu probabilmente uno dei suoi monaci, di ritorno dalle Americhe, a portare sin qui nel XVI secolo le prime piante del tabacco che tanta importanza avrà nelle dinamiche economiche e sociali del territorio.

Luogo di raduno del pellegrinaggio, alle ore 7.15, sarà proprio il centro di Campese, nei pressi del complesso monastico. Da qui i partecipanti si trasferiranno a Cismon in bus e quindi, dopo la prima preghiera al santuario, si dirigeranno a piedi verso Sud, costeggiando le acque del Brenta.

Lungo il tragitto attraverseranno le pittoresche contrade di Valstagna, punteggiate di cappelle, chiese e capitelli, e grazie alle Guide apprenderanno la loro storia ed evoluzione, con una sosta in località San Gaetano e una presso l’affascinante oasi ambientale e paesaggistica delle Grotte di Oliero.

Nel pomeriggio la via continuerà fino a Campese e al Monastero, per il momento di raccoglimento finale prima di ripartire con i propri mezzi verso casa.

La giornata, con tutti i suoi diversi momenti, è resa possibile dalla collaborazione spontanea di diversi volontari e dalla partecipazione di sponsor finanziari e tecnici, tra cui Ivan Team/Grotte di Oliero e Il Sentiero delle Api. A tutti loro va il caloroso ringraziamento degli organizzatori.

Per informazioni e iscrizioni occorre rivolgersi, via Whatsapp, al numero 329 694 0290.

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