19 Luglio 2014 - 9.56

Musica delle Tradizioni: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna a Vicenza

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di Ilaria Rebecchi​

Ideato dalla talentuosa arciliutista vicentina Ilaria Fantin e prodotto dal Comune di Vicenza con la Fondazione Teatro Comunale e la Società del Quartetto, il Festival Musica delle Tradizioni, che si terrà dal 18 al 21 settembre prossimo al Teatro Comunale, promette di essere un grande appuntamento per la cultura vicentina ed europea.
Tre gli importanti concerti in programma al Comunale vicentino, preceduti nel foyer da ricchi aperitivi musicali ed enogastronomici a tema: il menù della kermesse sonora vedrà come protagonisti tra i più importanti musicisti di Portogallo, Irlanda, Spagna e Grecia, in un incontro elegante e raffinato ad unire i cinque paesi che più hanno risentito della crisi mondiale, sempre immensi nella musica e nelle tradizioni, in una finestra sui tesori anche nascosti e portati sul palco da 16 artisti con diversi strumenti dall’immenso valore storico e culturale.
Come sottolineato alla presentazione della kermesse dal Presidente della Fondazione Teatro Comunale, Flavio Albanese: “questa rassegna nasce con l’obiettivo di unire anche le popolazioni non vicentine. Il fatto che siano poi protagonisti proprio questi 5 paesi con le loro culture, ci mette tutti nell’ordine di idee che possiamo ancora dimostrare di essere grandi, anche attraverso la riscoperta delle nostre tradizioni”.

Ad aprire Musica delle Tradizioni sarà il 18 settembre Máirtín O’Connor, fisarmonicista icona della musica tradizionale irlandese, accompagnato da Cathal Hayden (fiddle e Banjo) e Seamie O’Down (voce e chitarre), in un concerto preceduto dall’aperitivo musicale irlandese con Katerina Ghannaudi (arpa e voce), e Iain Alexander Marr (whistles).
Secondo appuntamento venerdì 19 con il trio multietnico di Efrén López, polistrumentista iberico che proporrà un mix incantevole di antiche musiche delle isole greche e suoni medio-orientali e ispirati all’Europa medievale, con l’aperitivo musicale in compagnia di Thomas Sopilidis al bouzouki e Apostolos Georgakopoulos alla chitarra. Sabato sarà la volta infine di Joana Amendoeira, considerata una delle voci più importanti della “Nova geração do Fado”.
Chiuderà il Festival domenica 21 in Piazza delle Erbe un pomeriggio di laboratorio tenuto dai musicisti vicentini della Scuola Manzoni di Creazzo, a coinvolgere i ragazzi di diverse nazionalità in uno spettacolo fatto di ritmi e colori.
“Riappropriamoci della musica tradizionale”, dichiara la Fantin: “ci sarà spazio per un pubblico nuovo, più giovane e non sempre attento alla musica classica e tradizionale, e anche per gli stranieri. La musica tradizionale nasce tramandata oralmente, quindi pone il pubblico come protagonista, tra concerti, aperitivi e l’appuntamento conclusivo di ogni serata in compagnia degli stessi musicisti che si fermeranno con i presenti a chiacchierare come troppo poco spesso accade”.
E per le prossime edizioni? “Siamo aperti ad ogni nuova prospettiva, dalla musica africana a quella del Nord Europa, del sud Italia e non solo”.

Ilaria Fantin, laureata in liuto al Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, sotto la guida del maestro Terrell Stone, si è specializzata al Conservatorio E.F. dall’Abaco di Verona con il maestro Franco Pavan, ed è una delle più stimate interpreti europee del repertorio barocco. L’11 luglio a Palazzo Leoni Montanari ha aperto con il suo duo Quintana la stagione di OpeNights 2014, rassegna di musica live organizzata dal Società del Quartetto, con arciliuto e percussioni al fianco di Katerina Ghannudi (arpa barocca e voce).
La Fantin è in tour con Petra Magoni e il geniale regista Pippo Delbono nella rilettura-concerto sul dramma di Edipo, “Il Sangue”.

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