29 Gennaio 2021 - 10.09

Fipe Confcommercio Vicenza: “Veneto zona gialla? Ce lo dicano subito”

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I dati sull’andamento dei contagi fanno sperare che il Veneto sarà collocato da domenica in zona “gialla” con la prossima Ordinanza del ministero della Salute e se così fosse i 4.500 pubblici esercizi della provincia di Vicenza potrebbero finalmente riaprire al pubblico fino alle 18.00, dando via libera quanto meno ai pranzi seduti al tavolo. “Vediamo tante anticipazioni che circolano sugli organi di stampa e ovviamente noi ci contiamo – afferma Gianluca Baratto, presidente di Fipe-Confcommercio Vicenza -, però ancora una volta dobbiamo sottolineare come tutto questo avvenga in una modalità che non tiene conto delle esigenze delle imprese. Riaprire al pubblico, non limitandosi all’asporto come ora, significa “accendere la macchina” delle forniture e del lavoro e per farlo ci vuole tempo: non possiamo aspettare i passaggi burocratici del Ministero, abbiamo bisogno di programmazione. Comunichino ufficialmente la decisione al più presto, perché siamo praticamente chiusi dal 24 dicembre e per noi, come per i clienti che magari vogliono prenotare, fa una enorme differenza sapere in anticipo se domenica a mezzogiorno saremo o non saremo aperti”. Va detto, a questo proposito, che Confcommercio Veneto ha anche chiesto al Governatore Zaia di fare pressing sul Governo per il riconoscimento di zona gialla già per sabato 30 gennaio, in concomitanza con l’apertura dei saldi, permettendo non solo ai pubblici esercizi di riaprire, ma anche ai cittadini di spostarsi fuori dal proprio comune ad esempio per approfittare delle vendite di fine stagione.

La partita sulle limitazioni alle attività non si gioca però solo sulle “zone”. Nei giorni scorsi, a livello nazionale, Fipe Confcommercio si è incontrata con gli esponenti del CTS (Comitato Tecnico Scientifico), per ridiscutere le norme attualmente in vigore: “Abbiamo dato la nostra disponibilità a rivedere alcuni aspetti del Protocollo di Sicurezza, anche se lo riteniamo già estremamente rigoroso, per arrivare ad una soluzione che porti ad un ritorno alla normalità anche per le nostre imprese – spiega il presidente provinciale di Fipe-Confcommercio -. Riteniamo ci siano tutti i margini

per ampliare la fascia serale per gli esercizi di somministrazione collocati nei territorio in fascia gialla e per consentire, a quelli in fascia arancione, il servizio diurno fino alle 18.00. Stiamo facendo ogni azione possibile – conclude Baratto – perché queste richieste siano accolte e credo che, obiettivamente, ci siano tutte le condizioni, anche sanitarie, per questo passo in avanti. Nel 2020 siamo stati chiusi per 160 giornate, una situazione che diventerebbe insostenibile per tantissimi ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie se le stesse restrizioni fossero confermate anche per i prossimi mesi”.

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