ECONOMIA – Arriva il licenziamento per scarso rendimento
Fra le novità in via di introduzione con il jobs act ve n’è una che rischia di far aprire migliaia di contenziosi in tutta Italia, se le imprese decideranno di usare in modo improprio alcune nuove possibilità che vengono loro offerte. Molte novità riguarderanno anche le piccole e medie imprese venete, che lo ricordiamo, rappresentano la stragrande maggioranza delle imprese nella nostra regione.
Nell’ambito della definizione dei decreti delegati, infatti, giungono nuove e importanti novità sul Jobs Act anche se non si possono dare ancore per certe. Attualmente, non c’è ancora nulla di ufficiale e i tecnici di Palazzo Chigi e del ministero del Lavoro sono all’opera per limare i provvedimenti che confluiranno nel Cdm del 24 dicembre. Ciò che, in ogni caso, sembra ormai certo, è che nella nozione di giustificato motivo oggettivo per poter licenziare il lavoratore senza correre il rischio di doverlo riassumere in seguito alla decisione del giudice, potrebbe rientrare anche la fattispecie di “scarso rendimento”. In definitiva, i datori potrebbero licenziare i lavoratori poco produttivi; resta da capire chi potrà stabilire e quali saranno i criteri per determinare l’eventuale scarsa produttività.
Per quanto riguarda, invece, i licenziamenti disciplinari, il reintegro potrebbe essere previsto esclusivamente nei casi in cui il fatto materiale contestato non sussistesse.
Le piccole imprese, infine, vedranno dimezzati gli importi per gli indennizzi (il cui limite viene fissato a 6 mensilità) da versare in caso di licenziamenti giudicati illegittimi.














