18 Settembre 2025 - 11.21

Clima – Agosto 2025: il mese più secco in Europa e nel Mediterraneo dal 2012

È stata un’estate particolarmente calda e secca in Europa. La siccità ha interessato diversi paesi e regioni del continente, con oltre la metà del suolo europeo (53%) colpita da condizioni di siccità ad agosto 2025. Si tratta del mese più secco dall’inizio dei rilevamenti dell’Osservatorio europeo sulla siccità (EDO) nel 2012, secondo un’analisi dei dati AFP.

Il tasso registrato ad agosto 2025 supera di 23 punti la media dello stesso mese nel periodo 2012-2024, che si attestava al 30,1%. Dall’inizio del 2025, ogni mese ha stabilito un nuovo record per il periodo dell’anno, con agosto che ha raggiunto il massimo storico. Il precedente record era stato fissato a maggio 2025, con il 52% del suolo europeo interessato dalla siccità. A titolo di confronto, nell’agosto 2024 la percentuale era stata del 36%.

Esistono diversi tipi di siccità, che possono combinarsi tra loro: meteorologica, del suolo e idrologica, quest’ultima riferita ai fiumi e alle falde acquifere. L’indicatore di siccità dell’Osservatorio europeo Copernicus, basato su osservazioni satellitari, combina dati su precipitazioni, umidità del suolo e condizioni della vegetazione, suddividendo la gravità della siccità in tre livelli: monitoraggio, allerta e allerta grave.

Europa orientale e Balcani duramente colpiti

Le regioni più colpite sono state l’Europa orientale e i Balcani. In Bulgaria, Kosovo, Serbia e Macedonia del Nord, il tasso di siccità — considerando i livelli di avviso, allerta o allerta grave — ha raggiunto o superato il 90%. In Serbia, il 61% dei terreni era addirittura in stato di allerta. Questa situazione ha favorito la diffusione di incendi nei Balcani, che hanno causato almeno due morti e l’evacuazione di migliaia di residenti.

Situazione in Europa occidentale e nel Mediterraneo

Anche alcune aree dell’Europa occidentale hanno sofferto di grave carenza d’acqua. In Portogallo, il 70% del territorio ha registrato condizioni di siccità, un dato nettamente superiore al 5% di luglio. In Francia, un’ondata di caldo ad agosto — la seconda dell’estate — ha colpito due terzi del territorio (66%), con il 12% in stato di allerta, in particolare nel sud-ovest, con conseguenze rilevanti per la produzione vinicola.

Nel Mediterraneo orientale, paesi come Armenia, Georgia e Libano hanno visto quasi tutto il loro territorio colpito dalla siccità (rispettivamente 99%, 97% e 96%). La Turchia, con l’84% del suo territorio in carenza idrica, ha affrontato numerosi incendi, tra cui quelli di inizio agosto nella provincia di Çanakkale.

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