9 Giugno 2016 - 11.20

CINEMA E ARCHITETTI – IL DEDALO MINOSSE CINEMA AL PALLADIO MUSEUM

Paola Cortellesi, Roul Bova e migliaia di altri attori. Sono protagonisti di pellicole che mettono in primo piano la figura dell’architetto nel cinema. A Vicenza il premio Dedalo Minosse Cinema al Palladio Museum (di Paolo Usinabia)

Sotto: il comunicato con le informazioni sull’evento

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ALA Assoarchitetti promuove il Premio Dedalo Minosse Cinema dedicato al Cinema e agli Architetti. Presentato ufficialmente durante l’ultima edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura, è stato poi lanciato a settembre 2015 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
In collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Vicenza, ALA organizza dall’8 all’11 Giugno 2016 al Palladio Museum a Vicenza la Prima Edizione del Premio: 4 serate di incontri e una rassegna di proiezioni dei 3 film, premiati dalla giuria nel panorama di circa 15 film italiani dell’ultimo triennio ( 2014-2016) che hanno raccontato la figura dell’architetto, in un momento di passaggio cruciale per la professione, quale quello che stiamo vivendo. La partecipazione alla manifestazione è gratuita ed è resa possibile dalla collaborazione con la Regione del Veneto, con il patrocinio del Comune di Vicenza.
Durante la prima serata dell’8 giugno, il Black Carpet, la Giuria guidata da Steve Della Casa (conduttore di Hollywood Party su Rai 3) presenterà i film in concorso e i vincitori alternando momenti di racconti a filmati, spezzoni di film e ai trailer.
Nelle 3 serate successive il pubblico potrà assistere alla premiazione dei film e alla loro proiezione.
Due le proiezioni in anteprima per Vicenza: “Ricomincio da Ottanta” il giorno 9 giugno di Alex Infascelli (PREMIO MIGLIOR SOGGETTO) e “Seconda Primavera” il giorno 10 giugno, di Francesco Calogero con Claudio Botosso (PREMIO MIGLIOR PROTAGONISTA), che interverranno personalmente alla premiazione e alla proiezione. Il film “Seconda Primavera” è candidato per il miglior soggetto alla 70esima edizione dei Nastri d’Argento, ed è stato scelto da Viviana Del Bianco, direttrice del N.I.C.E. (New Italian Cinema Events), che dal 1991 promuove il Cinema Italiano all’estero, per inaugurare la prima volta dell’associazione in Ucraina.
L’ultima sera, sabato 11 giugno è all’insegna del femminile. Verrà proiettato e premiato come miglior film “Scusate se esisto!” di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Raoul Bova (PREMIO MIGLIOR FILM). Alla serata interverrà anche l’architetto Guendalina Salimei la cui storia ha ispirato il film in dialogo con Fulvia Caprara, giornalista de La Stampa.
Tre pellicole che raccontano tre fasi della vita degli architetti, una fine carriera, una carriera al pieno, se pur in crisi, e un inizio carriera, attraverso le vicende personali e lavorative dei protagonisti. Quanto conti poi il fatto che siano architetti nella storia, quanto un mestiere come quello dell’architetto incida effettivamente sulle nostre vite – in particolare in Italia- quanto la qualità dell’architettura sia in gioco, ce lo racconteranno i tanti personaggi che interverranno alle serate, tra i quali ne ricordiamo alcuni: oltre ai già citati Francesco Calogero, Claudio Botosso, Guendalina Salimei, Fulvia Caprara, Steve Della Casa, ricordiamo Francesco De Blasi, produttore indipendente di Ricomincio da Ottanta, Alessandra Comazzi, critica televisiva, Denis Lotti, docente di Cinema all’università di Padova, Gianni Biondillo, architetto scrittore, Vitaliano Trevisan, scrittore, sceneggiatore, attore e appassionato di architettura, Donatella Bollani, esperta di comunicazione, attualmente vicedirettore di Domus, Federico Babina, architetto e graphic designer – la sua specialità: i manifesti, Marcella Gabbiani, Direttrice del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla committenza di Architettura e Giorgio Scianca, Direttore Premio Dedalo Minosse Cinema, Marisa Fantin, Presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Vicenza.
Il rapporto tra la prima e la settima arte, letto attraverso le pellicole che hanno come protagonista un architetto, diventa un’occasione per far incontrare i protagonisti di due mondi così vicini e contemporaneamente così lontani. L’architetto è certamente il trait d’union. Sono migliaia le pellicole che hanno descritto negli ultimi 120 anni la sua professione; innumerevoli attori, registi, scenografi, direttori delle luci e della fotografia hanno lavorato nel cinema essendosi formati alle scuole di architettura. Scrive Federico Babina nel suo manifesto per la manifestazione: «Architettura e Cinema sono unite da un percorso comune che come un labirinto “disegna storie” e “racconta architetture”. Due mondi parte di uno stesso universo intricato e misterioso dove perdersi per ritrovarsi».

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