Caos in Francia: quasi 300 arresti e centinaia di azioni in tutto il Paese

Aggiornamento ore 15.47 –
Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno francese, sono 295 le persone arrestate nelle ultime ore nell’ambito della mobilitazione nazionale “Bloquons tout”, 171 delle quali a Parigi.
Complessivamente sono stati registrati 430 episodi di protesta, tra cui 273 raduni e 157 blocchi stradali, che hanno coinvolto circa 29.000 partecipanti. I blocchi stradali effettuati sono stati 106.
Il Centro Operativo Interministeriale di Gestione delle Crisi (COGIC) ha segnalato inoltre 105 incendi lungo le strade.
Dall’inizio della giornata, quattro membri delle forze di sicurezza interna sono rimasti leggermente feriti.
Aggiornamento ore 12:07 – La mobilitazione del movimento “Block Everything” in Francia prosegue tra proteste e tensioni in diverse città. Secondo un comunicato del Ministero dell’Istruzione Nazionale, il tasso medio di scioperi nelle accademie è del 4,64%. Circa 100 scuole sono state interrotte e 27 completamente bloccate questa mattina.
A Montpellier, tra 1.000 e 1.500 persone si sono radunate in Place de la Comédie. Secondo la prefettura dell’Hérault, i licei vengono gradualmente sbloccati, con il solo Georges Clémenceau ancora occupato, mentre l’Università Paul Valéry 3 è parzialmente bloccata. Le autorità hanno segnalato danni durante le proteste, tra cui l’incendio di un escavatore e graffiti su una filiale bancaria. Cinque persone sono state arrestate per reati vari, tra cui “ostruzione del traffico” e “ribellione”.
A Parigi, la situazione resta tesa alla Gare du Nord, dove circa 1.000 manifestanti hanno tentato di entrare nella stazione, scontrandosi con la polizia nelle strade adiacenti. Secondo la gendarmeria, complessivamente sono state registrate circa 10.000 persone mobilitate, con 241 azioni tra raduni e blocchi stradali. Nella zona di polizia sono state arrestate cinque persone.
Altri punti critici includono Béziers, con 300 manifestanti in Place de la Bourse, e Sète, dove i manifestanti sono ancora presenti alle rotatorie principali. A Lione sono state arrestate sette persone, mentre nel Puy-de-Dôme sono in corso operazioni per disperdere gruppi che bloccano il traffico a Clermont-Ferrand.
A Rennes, la mobilitazione ha provocato un incendio su un autobus lungo la tangenziale, richiedendo l’intervento dei blindati della gendarmeria. In altre città come Marsiglia e Gironda, le manifestazioni procedono in modo più tranquillo, con rallentamenti ma senza episodi di violenza significativi.
Secondo studi della Fondazione Jean-Jaurès, i partecipanti al movimento “Block Everything” hanno un profilo differente rispetto ai Gilet Gialli, coinvolgendo in particolare giovani studenti e attivisti urbani.
Intanto, il ministro dell’Interno dimissionario Bruno Retailleau ha denunciato a Lione attacchi contro la polizia con pietre da pavimentazione, definendo gli episodi “azioni per uccidere” e ribadendo il sostegno alle forze dell’ordine. (continua)

LA NOTIZIA
Giornata di forte tensione in Francia con il movimento di protesta “Blocchiamo tutto” che ha paralizzato il Paese. A Parigi circa un migliaio di persone hanno tentato di forzare l’ingresso alla stazione Gare du Nord, respinti dalle forze dell’ordine. Nel frattempo, a Rennes, un autobus è stato incendiato e poi esploso sotto un ponte della tangenziale, dove la polizia ha schierato anche mezzi blindati per contenere i disordini.
Non meno gravi gli episodi sul fronte ferroviario: in Lot-et-Garonne un sabotaggio ha danneggiato un cavo interrato rallentando il traffico tra Agen e Tonneins, mentre la SNCF ha segnalato altri atti dolosi che hanno colpito le linee nel Sud-Ovest, con ritardi e interruzioni diffuse.
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono quasi 200 le persone arrestate dall’inizio della mobilitazione, di cui oltre 130 solo a Parigi e nell’Île-de-France. Il ministro uscente Bruno Retailleau ha elogiato “la Francia del coraggio, fatta da uomini e donne in divisa”, condannando invece quella che ha definito “la Francia del sabotaggio in nero, segnata dall’estrema sinistra”.
Le autorità avvertono che le tensioni potrebbero crescere ulteriormente con l’avvicinarsi delle manifestazioni previste nelle principali città a mezzogiorno. Intanto, la circolazione stradale e ferroviaria resta gravemente compromessa in diverse regioni, con disagi anche negli aeroporti e nel trasporto urbano.













