7 Febbraio 2018 - 11.11

CALDOGNO – Nuovo ecocentro operativo dal 10 febbraio

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L’attesa è finita, il cronoprogramma rispettato. A meno di anno dal suo annuncio, il raddoppio dell’ecocentro di Caldogno è diventato realtà: l’area per il conferimento e la gestione dei rifiuti è passata da 1.870 a 3.824 metri quadrati, grazie ad un progetto del valore di circa 400 mila euro. Un intervento importante, che verrà inaugurato il 10 febbraio alle 10.30, e consentirà al centro di raccolta dei rifiuti comunale di estendere e migliorare la propria offerta: accesso garantito 24 ore su 24 per il conferimento di vetro, carta e verde-ramaglie; nuova rampa d’accesso che permette di svuotare i rifiuti nei cassoni da una posizione sopraelevata, senza la necessità di ricorrere a scale; aumento delle vasche dedicate alle tipologie di rifiuti maggiormente conferite, a cominciare dal verde-ramaglie, per prevenirne il riempimento; creazione di una nuova area destinata al conferimento di piccoli elettrodomestici ancora funzionanti ma non più utili a una famiglia, destinati ad essere riutilizzati da un’altra che invece ne avesse necessità tramite il “mercatino dell’usato”. La comunità calidonense, come sottolinea l’assessore all’ecologia Paolo Meda, si è meritata e interamente pagata questo miglioramento del servizio grazie agli ottimi risultati ottenuti nella raccolta differenziata: «Abbiamo così ridotto enormemente i costi di gestione, accantonando nel tempo le risorse destinate all’ampliamento dell’ecocentro senza essere costretti a rialzare l’imposta comunale per finanziare il progetto – spiega -. Tutti adesso potranno beneficiare della nuova struttura divenuta realtà grazie alla collaborazione dei cittadini, che ringrazio anche per avere “sopportato” con pazienza le chiusure parziali rese necessarie durante il periodo dei lavori». Il sindaco Nicola Ferronato è particolarmente soddisfatto per le tempistiche rispettate: «Si sa che spesso nei progetti di particolare rilievo, soprattutto nel settore pubblico, si può accumulare qualche ritardo, ma in questo caso tutto è andato nel migliore dei modi e in meno di un anno siamo passati dal progetto all’opera che tutti i cittadini ora possono utilizzare quotidianamente».

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