5 Marzo 2016 - 15.17

BPVI passa la trasformazione con l'82 per cento

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Passano i si con l’82 per cento dei voti. Il fronte del no sconfitto. Banca popolare di Vicenza diventa S.p.A . Volge quasi al termine l’attesissima assemblea di trasformazione in spa per quanto riguarda Banca Popolare di Vicenza. La mattinata si è consumata con emozioni altalenanti presso i locali deputati allo svolgimento dell’assemblea che si svolge in una grigia giornata di pioggia. In apertura davanti a una platea non numerosissima, gli interventi del presidente dolcetta e del consigliere delegato Iorio tesi a sottolineare la discontinuità con il passato e la necessità di trasformazione in spa secondo le regole previste per le popolari non quotate di grandi dimensioni.
L’alternativa al cambiamento non sarebbe percorribile pena il commissariamento (a tale proposito è stata data lettura di testo inviato da bce che non lascia dubbi sugli scenari futuri della banca qualora non venisse approvata la trasformazione in Spa?). Man mano che l’afflusso dei soci aumentava si sono succeduti 123 interventi sul tema, contingentati in due minuti cadauno. Molti gli azionisti critici verso il vecchio management e verso gli esponenti del vecchio Cda, ma nonostante il clima a tratti ostile sembra prevalere la rassegnata convinzione di una scelta inevitabile che porterà l’istituto veneto alla quotazione in borsa nonostante lo scenario apocalittico prospettato dalle associazioni dei consumatori orientate al voto contrario. Si registrano anche interventi a favore della quotazione. Chiuso il dibattito la replica di Iorio non si fa attendere nel disegnare uno scenario futuro di tutto rilievo per l’istituto, qualora avvenisse l’auspicata trasformazione. La Banca rappresenta un valore che non va svenduto. Alla fine l’assemblea approva il nuovo corso e vota sì alla trasformazione.
All’apice della tensione viene chiamata la votazione per alzata di mano sul primo dei tre punti in votazione ovvero la trasformazione in spa.
Il colpo d’occhio lascia intendere un largo orientamento a favore della trasformazione in spa. .tuttavia si attende lo scrutinio dei voti contrari e degli astenuti con relative deleghe.
L’esito della votazione regala al panorama bancario nazionale una nuova spa proiettata già verso la ricapitalizzazione e la quotazione in borsa.
Con buona pace di tutti si chiude una Pagina di storia e per l’istituto Berico inizia un nuovo percorso.
Ampia la maggioranza che sfiora 82 % al di sopra del quorum fissato ai 2/3 dei votanti.
Attorno alle 16.15 l’assemblea dei soci della Banca Popolare di Vicenza ha approvato anche il sì all’aumento di capitale e alla quotazione in Borsa. A favore del primo punto si è espresso l’87,15% dei votanti, contro il 12,28% mentre lo 0,6% si è astenuto. Risultati quasi analoghi per la quotazione a Piazza Affari: 87,19% i sì, 12,28% i no e lo 0,52% gli astenuti. «È stata un’assemblea lunga e faticosa ma il risultato raggiunto rappresenta un passaggio storico per questa banca», le parole del presidente Stefano Dolcetta alla chiusura dei lavori. Attorno alle 16.40 l’assemblea è stata sciolta.

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