BASSANO – Sequestro 600 mila euro a nomade: il video della Finanza
In relazione alla notizia già pubblicata stamane da Tviweb, relativa ad un maxi sequestro operato sui beni di una famiglia nomade (Vedi articolo), arrivano anche il video e le informazioni della Guardia di Finanza che ha operato il sequestro.
La Compagnia della Guardia di Finanza di Bassano del Grappa ha dato esecuzione, su disposizione del Tribunale di Como, ad un provvedimento di confisca di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie a conclusione del procedimento di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di Tony Hudorovic, 48enne domiciliato in provincia di Como.
Il proposto per la misura di prevenzione ed i suoi familiari, coinvolti in rapine avvenute nel bassanese sulle quali avevano indagato i Carabinieri, erano stati attenzionati sotto il profilo patrimoniale dai militari delle Fiamme Gialle.
Il monitoraggio svolto tanto sotto il profilo criminale quanto dal punto di vista economico – finanziario, aveva consentito di rilevare che, oltre a numerosi precedenti, i soggetti esaminati risultavano intestatari di un cospicuo patrimonio immobiliare e detentori di gioielli e preziosi per importi rilevanti, nonostante non svolgessero, di fatto, alcuna attività lavorativa. I finanzieri richiedevano così alla Procura della Repubblica di Como l’applicazione della “misura di prevenzione patrimoniale”, prevista dal D.Lgs 159/2011.
I successivi accertamenti patrimoniali consentivano di appurare dichiarazioni dei redditi dagli importi esigui. In tale contesto, l’attività condotta dalle Fiamme Gialle bassanesi permetteva di constatare la “sproporzione” tra i bassissimi redditi dichiarati e i ben più importanti incrementi patrimoniali, immobiliari e non, maturati nel periodo di riferimento. Veniva altresì evidenziata la disponibilità indiretta, da parte di T.H., di beni immobili formalmente intestati a familiari, ma di fatto rientranti nella sfera dei propri interessi economici.
Il Tribunale di Como disponeva così, nel novembre dello scorso anno, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale prevista dal c.d. Codice Antimafia (D.Lgs. 159/2011), che permetteva il sequestro dei beni nella disponibilità di T.H., all’epoca individuati in otto unità immobiliari (4 appartamenti, 1 villino e 3 autorimesse) localizzate nelle provincie di Como e Varese, nonché gioielli, preziosi per un valore complessivo stimato pari ad oltre € 400.000 e conti correnti bancari per 20.000 euro.
Dopo l’esecuzione del sequestro, ulteriori approfondimenti hanno portato i finanzieri ad individuare un altro immobile nella disponibilità di T.H., situato nella provincia di Bergamo, acquistato dallo stesso, tramite un familiare fittiziamente intestatario, il giorno successivo a quello in cui il pubblico ministero aveva proposto al Tribunale il sequestro degli altri beni.
Il Tribunale, ora, sulla base della pericolosità sociale del T.H. (gravato da precedenti per evasione fiscale, riciclaggio, falsificazione di denaro, furti, rapine, truffe), nel disporre la confisca di tutti i beni già sequestrati, ha confiscato direttamente anche tale ultimo immobile del valore di 40.000 euro, posseduto in sproporzione al reddito dichiarato.













