VICENZA – Ecco i rapinatori dei Rolex. Individuata coppia rom: arrestato lui, latitante lei
(P.U.) Sono autori di diversi colpi, effettuati contro persone anziane e tutti con la stessa modalità: lei si avvicina alla vittima, la distrae e le strappa l’orologio. Quasi sempre Rolex o comunque di pregio.
Due i colpi accertati effettuati a Vicenza, lo scorso anno.
La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Vicenza è riuscita a individuare la coppia di malviventi dopo una lunga attività di indagine, partita dall’analisi delle immagini di videosorveglianza e continuata poi con un incrocio di informazioni con altre squadre mobili del territorio italiano.
La settimana scorsa il 24enne rumeno Cristian Schian, in Italia senza fissa dimora, è stato arrestato a Verona, mentre stava mangiando assieme ad amici in una gastronomia in via Prina a Verona, intercettato dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri. Le forze dell’ordine ora sono sulle tracce della compagna e neomamma Manuela Schian, 25enne , sua connazionale. Gli estremi dell’operazione sono stati illustrati stamane in Questura a Vicenza dal dirigente della Squadra Mobile Davide Corazzini e dal vicecommissario Gianpaolo Bettini.
Le rapine accertate a Vicenza
Due gli episodi criminosi perpetrati dalla coppia in città. Il 17 marzo del 2017 fu rapinato un anziano nell’androne di casa in contrà Pedemuro San Biagio. Fu avvicinato da Manuela che cominciò gli chiese l’ora a porgli una serie di domande, mandandolo in confusione. Poi la donna gli afferrò l’avambraccio e gli strappò un Rolex del valore di almeno 10 mila euro per poi fuggire. La vittima inseguì la donna, ma fu respinta violentemente e gettata a terra dal compagno di lei, che aspettava in auto (una BMW di colore grigio) per poi fuggire.
Qualche giorno dopo, il 1° aprile del 2017, con le stesse modalità, fu avvicinata in zona Ponte San Paolo, una donna anziana. Anche in quel caso la donna strappò il Rolex dal polso della vittima, per poi salire a bordo della BMW grigia sulla quale l’attendava il compagno e dileguarsi.
Le indagini
Iniziò un’indagine molto meticolosa da parte della III sezione della Squadra Mobile di Vicenza, coordinata dal vicecommissario Gianpaolo Bettini. Attraverso l’analisi delle immagini di alcune telecamere poste in zona e successivamente attraverso la cooperazione con le squadre mobili di altre provincie, sono arrivati all’identificazione della coppia criminale, scoprendo, fra le altre cose, che la BMW grigia era intesata ad un individuo loro connazionale che risulta intestatario di diverse decine di veicoli. La conferma della loro presenza in zona al momento delle rapine è confermata anche dai tabulati telefonici.
Gli altri colpi di cui sarebbero responsabili
I due rom, ufficialmente senza fissa dimora e segnalati in diversi punti del Veneto (principalmente a Verona) sarebbero responsabili di diversi colpi, tutti effettuati con la stesse modalità.
All’inizio di quest’anno, arriva la richiesta di arresto da parte del PM Bruino, accolta dal Gip Trenti. I due devono essere arrestati, con una prescrizione per Manuela Schian, da poco mamma, per la quale è prevista la reclusione in un istituto di pena compatibile con neomaternità.
Cristian è stato arrestato mentre si trovava in una gastronomia veronese assieme a connazionali. Proseguono le ricerche della compagna.













