VICENZA – Società Vicentina Trasporti, i sindacati denunciano: “Ora basta”

La Filt Cgil di Vicenza denuncia l’inerzia dell’Azienda e del Comune di Vicenza davanti al disfacimento del trasporto pubblico. “A Vicenza la situazione è diventata intollerabile a due anni dalla costituzione della Società Vicentina Trasporti, da tempo accantonata per mancanza di lungimiranza politica e la necessità di indire azioni positive per il riordino del settore – dice la Filt Cgil vicentina – oggi constatiamo il fallimento totale su questo pezzo di bene pubblico che ogni giorno si deteriora. Ci sono lavoratori di serie A e di serie B, ancora non si è riusciti ad armonizzare le competenze salariali dei lavoratori delle ex aziende del trasporto, AIM Mobilità e FTV. Ancora ad oggi dopo due anni i lavoratori percepiscono competenze salariarli diversificate a parità di lavoro. Turni di lavoro massacranti organizzati dall’azienda in maniera unilaterale comprensivi di straordinario forzato. Parco mezzi con scarsa manutenzione che restano fermi per giorni e giorni in attesa di pezzi di ricambio (ciò non accadeva prima della fusione delle due aziende), che oltre a mettere a rischio la regolare funzionalità del servizio mettono a rischio anche i passeggeri. Esternalizzazioni di corse, linee, officina, gomme, controlleria ecc… che hanno raggiunto il massimo storico e che hanno reso il personale e i servizi precari e di scarsa qualità”. “Abbiamo chiesto – proseguono i sindacati – di dare delle risposte concrete a questi ed altri problemi, proponendo soluzioni per i turni , chiedendo la stabilizzazione dei lavoratori precari, proponendo le assunzioni in sostituzione dei lavoratori che vanno in pensione, internalizzando tutti i servizi. Da parte nostra non permetteremo mai che l’Azienda della Società Vicentina Trasporti faccia profitti a danno della salute dei lavoratori e della sicurezza degli utenti. Su questo non siamo disposti a mercanteggiare. I nastri lavorativi vanno ricondotti il più possibile ad un orario di lavoro umano che tiene in considerazione la qualità della vita, della famiglia e della sicurezza. Le risorse vanno recuperate percorrendo altre strade e non esternalizzando. Di tutti i buoni propositi che erano stati enunciati dal Sindaco e dai dirigenti dell’azienda all’atto della fusione tra le due aziende nessuno di questi è stato messo in pratica tra i soggetti coinvolti (Comune, Provincia, Scuole, Associazioni, Parti sociali). I lavoratori sono stanchi e pronti a qualsiasi azione di lotta”.













