Ipertensione: il killer silenzioso che può colpire senza sintomi

Molte persone ignorano di soffrire di ipertensione, perché spesso non causa alcun sintomo evidente. Tuttavia, si tratta di una condizione pericolosa che può portare a gravi complicazioni. L’ipertensione aumenta il rischio di infarto e arresto cardiaco e può danneggiare altri organi, come occhi e reni. Inoltre, può contribuire allo sviluppo di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e ridurre l’aspettativa di vita.
In alcuni casi, chi soffre di pressione alta può percepire mal di testa, macchie o “mosche” davanti agli occhi, palpitazioni, ronzii o vertigini. Questi segnali possono indicare tensione nelle arterie, ma in generale l’ipertensione rimane silenziosa.
Come individuare l’ipertensione
È importante controllare regolarmente la pressione arteriosa, anche in assenza di sintomi. Si consiglia di rivolgersi al medico almeno una volta all’anno a partire dai 40 anni. Con un misuratore di pressione, valori pari o superiori a 140 mmHg per la pressione sistolica (primo valore) e 90 mmHg per la diastolica (secondo valore) indicano ipertensione. Nei dispositivi domestici, i valori di riferimento sono leggermente inferiori: 135 mmHg per la sistolica e 85 mmHg per la diastolica.
Quando si misura la pressione a casa, è importante seguire alcune regole: restare calmi e a riposo per 5-10 minuti, sedersi con il braccio appoggiato sul tavolo e preferire misuratori da braccio rispetto a quelli da polso. Evitare di misurare subito dopo sforzi fisici o discussioni, perché la pressione potrebbe risultare falsamente alta. Si consiglia di effettuare tre misurazioni al mattino e tre alla sera per tre giorni consecutivi.
Una volta raccolti i dati, il medico potrà valutare se si tratta di ipertensione e consigliare eventuali interventi, che possono includere modifiche dello stile di vita o, se necessario, un trattamento farmacologico.













