“La religione della libertà” riceve la menzione speciale Premio Montagne Italiane al Film Festival della Lessinia

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Il documentario La religione della libertà (Italia, 2025, 40’), diretto da Marco Zuin e Giulio Todescan, ha ricevuto sabato 30 agosto a Bosco Chiesanuova (Verona) una menzione speciale nell’ambito della 31ª edizione del Film Festival della Lessinia, rassegna internazionale che da oltre trent’anni dà voce alle storie, alla vita e alle culture delle montagne.
In concorso nella sezione Montagne Italiane, dedicata a pellicole che raccontano il legame – cercato, perduto, ritrovato – tra gli uomini e la terra, il film è stato premiato dalla giuria Premio Montagne Italiane composta da Massimiliano Baroni, Morena Bertoldi, Primo Vicentini e Ilenia Zanoni con la seguente motivazione:
“Sfruttando in modo appropriato una pluralità di fonti e grazie a diverse tecniche di regia, il film ci fornisce un ritratto puntuale, preciso e profondamente umano del capitano Toni Giuriolo, uomo integerrimo che fece del valore etico delle scelte la sua caratteristica, uomo colto e generoso che donò la vita alla resistenza culturale e di azione contro la barbarie, educando con il suo esempio e la sua fiducia nell’umanità, unico confine e insieme punto di partenza per la sua missione di apostolo della religione della libertà”.
Il documentario per la prima volta racconta la vicenda di Antonio Giuriolo (Arzignano, 1912 – Lizzano in Belvedere, 1944), giovane intellettuale antifascista, capitano nella Resistenza, amico di Norberto Bobbio e Aldo Capitini, raccontato da Luigi Meneghello nel romanzo I piccoli maestri.













