Veneto – Maxi sequestro di pellet (400 tonnellate): denunciato imprenditore

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Verona hanno concluso un’importante operazione in materia di sicurezza dei prodotti, finalizzata alla tutela dei consumatori e alla corretta informazione commerciale. L’intervento, condotto dalla Compagnia di Legnago, ha interessato una società della Bassa veronese attiva nella vendita di pellet per uso domestico.
L’indagine ha permesso di accertare gravi irregolarità nella commercializzazione del prodotto, tra cui l’uso illecito del marchio ENplus, certificazione internazionale che attesta la qualità del pellet e la conformità alle normative ambientali. I sacchi, infatti, riportavano un potere calorifico gonfiato rispetto a quello reale e indicazioni ingannevoli sull’origine e la qualità della merce.
Molti dei prodotti sequestrati provenivano da Paesi extra UE e da aziende prive di certificazione, in contrasto con quanto dichiarato in etichetta. Alcuni sacchi risultavano anche privi delle obbligatorie indicazioni in lingua italiana, violando le norme sulla trasparenza per i consumatori.
A confermare le irregolarità è stata AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali, tramite il proprio esperto del Gruppo ENplus, che ha certificato la non conformità dei pellet analizzati.
Al termine delle attività, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 16.889 sacchi da 15 kg ciascuno, riportanti marchi falsificati e caratteristiche ingannevoli, oltre a 9.578 sacchi privi delle indicazioni obbligatorie.
Il legale rappresentante dell’azienda è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio (art. 515 c.p.) e vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 c.p.).
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività della Guardia di Finanza a tutela della sicurezza economica dei cittadini, contrastando pratiche commerciali scorrette e lesive della concorrenza leale.













