31 Marzo 2023 - 11.34

LA RINASCITA DELLA FILANDA DI CHIAMPO

Un’eredità di storie e memorie che sarà ridonata alla città tornando ambiente di vita, lavoro, incontro e svago Per chi abita a Chiampo o per chi ci passa spesso, la “Filanda” è un luogo famigliare, in paese lo si sente sia come punto di riferimento sia come ricordo, tanto che un intero quartiere ha preso questo nome. Ogni persona nativa di Chiampo ha avuto un parente o un conoscente che ha lavorato in Filanda perché, quando sorse a fine ‘800, portò benessere e innovazione a tutta la Valle. Un luogo di memoria quindi che purtroppo, col passare degli anni e dei diversi utilizzi, è diventato una zona problematica sia dal punto di vista estetico e di sicurezza sia da quello strettamente ambientale (continua…)

Da sinistra: il sindaco Matteo Macilotti, arch. Cino Zucchi, Anna e Floriana Nardi

Il sindaco Matteo Macilotti: “Il grande piano di rigenerazione del vecchio edificio della Filanda di Chiampo rappresenta una notizia stupenda per la nostra comunità. Grazie a questo intervento un grande problema, rappresentato da un vecchio edificio industriale abbandonato in centro paese, diventa una straordinaria opportunità di sviluppo per la nostra città. Grazie a questo intervento la vecchia Filanda conserverà l’intero suo fascino ma vivrà una nuova vita, il quartiere acquisterà nuovi servizi e cambierà volto, tutta la comunità potrà godere di nuovi spazi di relazione, di una piazza pubblica di 3500 mq, di numerosi nuovi parcheggi, di un luogo bello che diventerà il simbolo della Chiampo del futuro.

Tutto ciò è possibile grazie a una proprietà davvero sensibile che, con grande amore per la città, realizzerà opere pubbliche per importi molto maggiori rispetto a quelli che la legge richiedeva. Come Sindaco non posso che ringraziare di cuore per tutto ciò. Sembra un sogno, invece a Chiampo è realtà”.

Secondo l’Architetto Cino Zucchi di CZA-Cino Zucchi Architetti di Milano, incaricato di riprogettare la zona Filanda dalla famiglia Nardi che ha acquistato l’intera area impegnandosi a riqualificarla: “Se spesso conserviamo gli edifici esistenti per ragioni culturali, oggi lo facciamo anche per motivi ecologici. Il rapido sviluppo economico del territorio veneto nel secondo dopoguerra non ha cancellato le tracce di una struttura più antica plasmata dalla vita e dal lavoro quotidiano di molte persone. È questo il caso della vecchia Filanda di Chiampo, il cui impianto originario è stato nel tempo nascosto da addizioni senza valore. La sua attuale rigenerazione ne riporta alla luce l’architettura severa, e trasforma il piazzale di pertinenza in un nuovo spazio collettivo all’ombra del grande cedro del Libano che conclude la prospettiva da via Don Paolo Mistrorigo”.

Rispettare il più puntualmente possibile l’impianto originario della Filanda e il territorio circostante era l’obiettivo principale di Giampietro Nardi, che accanto alla Filanda è cresciuto e ha sviluppato la sua attività che esporta in tutto il mondo pur rimanendo sempre fedelmente radicato a Chiampo: “Avevamo lanciato un concorso di idee fra professionisti, Cino Zucchi ha saputo rispettare e interpretare la memoria di questo luogo; non volevamo opere autoreferenziali o speculative che incidessero sul territorio, ma appunto qualcosa di innovativo che rispettasse il passato e che donasse alla città un’area di aggregazione sociale nuova, all’ombra della vecchia Filanda”. A proposito del progetto appena approvato dal Consiglio Comunale di Chiampo, continua l’Arch. Cino Zucchi: “L’accurata sistemazione della piazza e del verde è integrata da una serie di elementi in mattoni a vista che configurano un ambiente contemporaneo animato da attività diverse – un bar, un ristorante, esercizi commerciali e ricreativi – e disponibile per eventi, concerti e sagre nelle diverse ore e stagioni. La memoria collettiva di Chiampo troverà così un nuovo luogo di aggregazione e svago aperto ai cittadini e capace di comunicare a tutti l’impegno nel campo dell’ambiente e del lavoro di chi ha promosso e collaborato a un progetto così importante per la città.”

IL PROGETTO

Precisa l’architetto Cino Zucchi: “L’accurata sistemazione della piazza e del verde è integrata da una serie di elementi in mattoni a vista che configurano un ambiente contemporaneo animato da attività diverse – un bar, un ristorante, esercizi commerciali e ricreativi – e disponibile per eventi, concerti e sagre nelle diverse ore e stagioni. La memoria collettiva di Chiampo troverà così un nuovo luogo di aggregazione e svago aperto ai cittadini e capace di comunicare a tutti l’impegno nel campo dell’ambiente e del lavoro di chi ha promosso e collaborato a un progetto così importante per la città.”

L’importo delle opere pubbliche previste dal progetto ammonta a 2.336.556 euro. Al netto degli scomputi, il privato donerà alla comunità opere per 2 milioni di euro. Per quanto riguarda le opere private, esse saranno a carico della committenza.

Dati di progetto 


Superficie lotto
Ambito 1 – Piazza Filan9.880 mq
Ambito 2 – Lotto industriale2.300 mq
Totale12.180 mq


Superficie coperta esistente7.864 mq
Superficie coperta di progetto3.941 mq
Differenza3.923 mq


Altezza massima edifici
Edificio Filanda13,28 m
Edificio Chiampo16,65 m
Edificio uffici (studio fotografia)10,70 m




Area privata 


Superficie edificata*
Superficie residenziale2.827 mq
Superficie direzionale1.232 mq
Superficie commerciale2.154 mq
Totale6.213 mq
*superficie comprensiva di balconi, logge e porticati


Parcheggio interrato privato*
Box auto607 mq
Corsello428 mq
Totale parcheggio interrato1.035 mq
*Escluse cantine, locali tecnici, distribuzione
Posti auto: 14 box auto – 28 stalli totali


Area pubblica 


Piazza pubblica*3.452 mq
*escluso portico coperto e marciapiedi


Parcheggio pubblico – Filanda*1.556 mq
*Corsello: 738 mq; Stalli: 818 mq
Posti auto: 48 stalli


Parcheggio pubblico – via Zaupa90 mq
Posti auto: 6 stalli
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