30 Marzo 2022 - 12.23

ARZIGNANO – Studenti del Green Leather Manager in visita a depuratore Acque del Chiampo

Innovazione e sostenibilità sono stati gli argomenti al centro dell’attenzione durante la visita al depuratore di Acque del Chiampo di Arzignano degli studenti del corso ITS Green Leather Manager, la  “mini università” della Città del Grifo che forma gli eco-tecnici della concia.

I ragazzi, che nel distretto della pelle si occuperanno di ricerca e sviluppo di prodotti e lavorazioni sostenibili, a bordo di un pullmino per oltre un’ora hanno esplorato tutte le fasi del ciclo di depurazione dei reflui dell’impianto arzignanese che costituisce un punto di riferimento per aziende e territorio e un unicum a livello mondiale per le sue peculiarità, con una potenzialità di circa 1,6 milioni di abitanti equivalenti.

Al termine della visita, che costituiva la diciassettesima e ultima lezione del corso, gli studenti hanno incontrato nella sala conferenze della sede di via Ferraretta il direttore generale di Acque del Chiampo Andrea Chiorboli e il direttore dell’Area Depurazione, Umberto Rizzato, che hanno illustrato le caratteristiche di Acque del Chiampo, del sistema di depurazione in generale, e dell’impianto di Arzignano in particolare. Ad ogni studente è stata consegnata una copia del Bilancio di Sostenibilità 2020 di Acque del Chiampo con tutte le informazioni sulla società, le sue attività e il suo impegno per l’ambiente.

Ad accompagnare la visita e a descrivere impianto e ciclo depurativo con un racconto appassionato è stato Daniele Refosco, docente del corso Green Leather Manager, ma già direttore dell’Area Depurazione di Acque del Chiampo per 22 anni, e artefice a livello progettuale e gestionale del depuratore che ha visto svilupparsi negli anni per aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto sull’ambiente.

Oltre ad ascoltare la spiegazione del processo di depurazione e del funzionamento degli impianti di Daniele Refosco e Davide Meneghello, nuovo responsabile Linea Acque del depuratore di Arzignano, gli studenti hanno anche potuto vedere da vicino il cantiere in corso per la realizzazione dell’innovativo impianto di ozonizzazione, frutto di anni di sperimentazioni con un impianto pilota, che dall’anno prossimo permetterà un ulteriore salto di qualità del sistema depurativo, riducendo il COD (Domanda chimica di ossigeno) e rendendo l’acqua più chiara e trasparente.

La spiegazione di Refosco è stata impreziosita dal racconto di aneddoti lungo 20 anni di carriera, tra impianti pilota e sperimentazioni scientifiche, per un depuratore che è il risultato della ricerca delle migliori tecnologie e macchine all’avanguardia a livello mondiale; tecnologie che in molti casi sono state modificate da Acque del Chiampo per adattarle alle particolarità del trattamento dei reflui della concia, con un’attenzione sempre crescente per la sostenibilità ed in particolare per la riduzione del consumo di acqua, energia e prodotti chimici.

Il ciclo depurativo dell’impianto di Arzignano è un sistema complesso gestito da più di 50 addetti in vari settori: operai turnisti impegnati 365 giorni all’anno e 24 ore al giorno, fondamentali per far funzionare al meglio il sistema, manutentori interni ed esterni, personale del laboratorio e responsabili vari sempre reperibili giorno e notte per affrontare qualsiasi eventualità.

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