12 Febbraio 2022 - 13.31

Amministrative: civici o di partito? Questo è il problema!

L’onda lunga del disastro parlamentare concretizzatosi con la rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sta toccando ora la spiaggia delle prossime elezioni amministrative.
Il quadro non è chiaro e il primo banco di prova sarà quello della città di Verona. Ad onor del vero nella città di Giulietta il sindaco uscente Federico Sboarina ci ha messo del suo. Eletto cinque anni con una civica sostenuta dai partiti del centro-destra, ha recentemente rotto gli indugi per passare nell’accogliente casa di Giorgia Meloni e mettere in tasca la tessera di Fratelli d’Italia. Ora si tratta di andare alla ricerca di un secondo mandato, ma è evidente che va trovata prima di tutto una intesa fra FdI e Lega. I due partiti si guardano in cagnesco, proprio per effetto delle scelte di Salvini a Roma, ma alla fine una strada potrebbero anche trovarla. Il quadro si complica se nel conto va messa anche Forza Italia, che a Verona vede Sboarina come il fumo negli occhi e potrebbe essere tentata dall’idea di sostenere invece l’ex sindaco Flavio Tosi, fuoriuscito dalla Lega.
Non va meglio e non è tutto deciso nemmeno per quello che riguarda Padova, che vede in campo il candidato Francesco Peghin.
E su Vicenza? Francesco Rucco, intanto, ha un anno di tempo di più e questo sicuramente aiuterà a far decantare la questione romana, ma anche all’ombra dei Berici il centro-destra non è pacifico. Le scosse elettriche non vanno sottovalutate e poi c’è una incognita ulteriore. Rucco, come Sboarina, è stato eletto con le civiche sostenute dai partiti. Poi i partiti – e particolarmente Fratelli d’Italia – si sono rafforzati ma lui, il sindaco, non ha mai chiesto una tessera di partito. Molti hanno chiacchierato, qualcuno si è spinto fino a dire che la tessera ci sarebbe, ma tenuta segreta in cassaforte. Tutte voci false e senza sostanza, che però non escludono che Rucco alla fine non decida di fare il salto. E a quel punto bisognerà vedere verso quale sponda, Lega o Fratelli d’Italia? Un politico accorto lo sa: dieci anni da sindaco sono un periodo lungo, ma dopo quei dieci anni cosa si fa? Si torna a fare l’avvocato o si punta più in alto? E se si decide di correre verso la Regione o verso il Parlamento, allora una tessera presa per tempo potrebbe fare la differenza.

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