WhatsApp aggiorna i termini, cosa cambia?

Oggi scade il conto alla rovescia per due miliardi di utenti di WhatsApp in tutto il mondo. Da oggi infatti partono i nuovi e controversi termini di utilizzo della nota applicazione di messaggistica istantanea. A beneficiarne, a seguito delle proteste degli iscritti, le rivali principali: Telegram e Signal.
Il timore fondato è che l’aggiornamento di WhatsApp porti a trattamenti di dati non autorizzati da parte di Facebook, anche se l’azienda ha garantito che non ci saranno modifiche alla modalità di consivisione dei dati dell’applicazione in tutta Europa. Inoltre, i leader di WhatsApp specificano che l’app di messaggistica non cederà i dati a Facebook per le pubblicità e la vendita di prodotti.
In altre parti del mondo invece sarà obbligatorio accettare che dati come numero di telefono e rubrica vengano utilizzati da Facebook. In Europa però questo non dovrebbe avvenire, sicché l’unica novità di rilievo sarà relativa alle aziende che si avvalgono di WhatsApp Business, i cui dati contenuti nelle conversazioni con i clienti potranno essere utilizzati per scopi di marketing.
Le alternative comunque continuano ad esistere: sia Telegram che Signal infatti hanno termini relativi all’utilizzo e alla privacy più rigidi e meno controllati di WhatsApp.













