Fermati due cacciatori, richiami vivi maltrattati e di dubbia provenienza
Dopo ore di appostamenti nei giorni scorsi gli uomini della Polizia Provinciale del distaccamento di
Thiene, hanno intercettato due cacciatori che commerciavano fauna selvatica di provenienza illecita.
In tarda serata, a Cassola, fermati i due bracconieri. C. M. di Galliera Veneta (PD) e B.I di Mussolente,
cacciatori e titolari di allevamento di richiami, trasportavano nelle loro
auto rispettivamente 50 e 14 richiami vivi tra allodole, tordi bottacci e tordi sasselli.
Tutti gli aimali erano sprovvisti di apposito sistema di riconoscimento e erano di provenieza illecita
Per questo i due sono stati segnalati e rischiano di perdere le licenze.
Tra l’altro, se fosse accettata la tesi espressa da recenti sentenze dalla Corte di Cassazione secondo la quale il furto venatorio è ancora applicabile, sarebbe ipotizzabile la denuncia per ricettazione con le pesanti
conseguenze del caso. l’ietr giudiziario non si ferma qui a causa delle condizioni di trasporto, gli uccelli vivi erano trasportati all’interno di cassette in spazi angusti che li costringevano a inutili sofferenze e costrizioni, sarebbe ipotizzabile anche il reato di maltrattamento.













