Cinese sexy nella casa chiusa in centro a Schio

“Cinese alta 1 metro e 65 con un vestitino rosso sexy”; era questo il filo conduttore delle numerose testimonianze raccolte dagli Agenti della Polizia Locale Alto Vicentino, che ieri mattina hanno sequestrato un appartamento nella centralissima piazza Alberico da Schio per “favoreggiamento della prostituzione”.
Alla polizia locale è bastato poco, giusto una settimana di appostamenti per comprendere la situazione dopo le segnalazioni pervenute dai residenti della zona che avevano fatto la prova. Dopo l’individuazione dell’annuncio, avevano chiamato un numero pubblicizzato nei siti web specializzati che proponeva sesso a pagamento proprio in centro a Schio.
Sebbene non più giovanissima (49 anni), la donna cinese era comunque in splendida forma, un corpo esaltato dal “tubino rosso” che era diventato il suo segno di riconoscimento. Del resto gli annunci web non lasciavano spazi a dubbi: “sono bellissima ragazza orientale, bellissimo fisico, elegante, dolce e molto educata ….”; “Schio appena arrivata simpatica affascinante orientale cerca amici”.
Tutti da fuori Schio i clienti che si avvicendavano nell’appartamento e che pagavano – trattando – una media di € 50,00 a prestazione.

All’interno dell’appartamento gli Agenti trovavano la ragazza descritta dai clienti e la titolare del contratto di locazione (conduttrice), anch’ella di nazionalità cinese, identificata in L.Z., dell’età di 52 anni, residente a Cologno Monzese. La donna era subentrata nel mese di aprile 2014 ad altra connazionale che aveva sottoscritto il primo contratto nell’anno 2012. Difficile comprendere se oltre all’afitto abbia ereditato anche l’attività, mentre sembrerebbe sicuro che il proprietario dell’immobile, un cittadino scledense, era assolutamente ignaro di quanto avveniva all’interno dell’appartamento.
La conduttrice ne era perfettamente consapevole e beneficiava di parte dei guadagni dell’altra donna. Per tale motivo è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza e l’appartamento temporaneamente è finito sotto sequestro.
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