28 Ottobre 2025 - 19.20

A Venezia una dimora storica tra arte e tradizione

LA STORIA
L’Hotel Nani Mocenigo Palace ha sede in uno dei più affascinanti palazzi tardo gotici di Venezia,
affacciato sul rio di San Trovaso, una residenza aristocratica nel cuore del sestiere Dorsoduro.
Un’area tra le più ricche per musei e monumenti e una posizione di grande importanza strategica; il
rio di San Trovaso collega il canale della Giudecca al Canal Grande ed è attraversato da tre ponti: il
Ponte delle Meraviglie, il Ponte di San Trovaso del 1532, e il Ponte Longo che congiunge Le Zattere
alla chiesa dei Gesuati.
Edificato nella seconda metà del Quattrocento in uno stile gotico veneziano, il palazzo si
distingue per la facciata ritmata da eleganti quadrifore con balaustre e cuspidi, monofore ogivali e
raffinati portali in pietra d’Istria. Il restauro della facciata fu curato dal Sansovino, illustre
architetto e scultore veneziano. Questa nobile dimora fu donata da Elena Barbarigo al marito
Giorgio Nani come parte della sua dote. Elena era figlia di Agostino Barbarigo (1419/1501), 74°
doge di Venezia, figura di grande influenza tra Quattro e Cinquecento: sotto il suo dogado,
Venezia consolidò il proprio potere nel Mediterraneo orientale e avviò importanti trasformazioni
urbanistiche, come la costruzione della Torre dell’Orologio in Piazza San Marco, Le Procuratorie
vecchie e la committenza della celebre Pala Barbarigo al pittore Giovanni Bellini (oggi al Museo
Correr).La storia del palazzo riflette quindi non solo le vicende familiari di alcune delle più importanti casate veneziane – i Barbarigo, i Nani e poi i Mocenigo – ma anche la ricchezza culturale e politica della
Serenissima. L’area in cui sorge l’Hotel è ricchissima di riferimenti storici: di fronte si trova la
chiesa di San Trovaso, gioiello architettonico e luogo di culto di grande importanza situato nel cuore
di Venezia – ricostruita nel Seicento con una doppia facciata per evitare che le fazioni rivali dei
Castellani e dei Nicolotti si incontrassero – e accanto lo storico squero di San Trovaso, una delle
ultime botteghe artigiane, dove ancora oggi si costruiscono e restaurano le gondole.

GLI INTERNI DELL’HOTEL, TRA AFFRESCHI E DECORAZIONI SETTECENTESCHE
All’interno dell’hotel, restaurato con cura sotto la supervisione della Soprintendenza, convivono
elementi storici originali dell’epoca e interventi contemporanei, come gli imponenti lampadari
scultura realizzati a mano in vetro soffiato di Murano firmati da Fabio Fornasier in un dialogo
vivo tra memoria e design. Gli ambienti conservano importanti affreschi del Settecento di Jacopo
Guarana (1720 – 1808), pittore e affrescatore allievo del maestro Giambattista Tiepolo. Di
origini veronesi, Guarana lavorò a Venezia per importanti commissioni pubbliche e private, come
Palazzo Balbi e Palazzo Mocenigo, fino a tutti gli affreschi nell’interno di Ca’ Rezzonico (1750), una
delle sue opere più importanti, oltre a quelli per la Chiesa di San Tomà e la Chiesa di San Martino;
tra i suoi lavori fuori Venezia, si ricordano soprattutto gli affreschi di Villa Pisani di Stra, uno dei
più celebri esempi di villa veneta sulla Riviera del Brenta. Le sorprese non finiscono qui: l’interno
dell’Hotel Nani Mocenigo Palace conserva anche i preziosi stucchi di Alessandro Vittoria (1525-
1608), scultore che si forma nella bottega di Jacopo Sansovino con il quale collaborò alla
decorazione della Libreria Marciana. Poco dopo il 1560 Vittoria è attivo nella famosa Villa Barbaro
a Maser (Treviso) al fianco di Palladio e Veronese. Tra le sue opere conservate proprio vicino all’hotel
sono le acquasantiere di San Zaccaria (1543) e le statue per San Francesco della Vigna (1561-62) e
per i Frari (1564).

LE CAMERE IN STILE VENEZIANO
Le stanze, alcune delle quali conservano integralmente affreschi e stucchi originali del Settecento,
sono arricchite da preziosi tessuti e boiserie, vetri di Murano, arredi d’epoca, che convivono
armoniosamente con tutti comfort contemporanei. Le 30 tra camere e suite sono tutte diverse tra
loro e regalano scorci unici sul canale, sul giardino segreto o sui tetti della Venezia più autentica.
Tutte gli spazi dell’Hotel raccontano qualcosa di Venezia, della sua storia più autentica per vivere un
soggiorno in tipico stile da nobile veneziano.

LA BAUTA RESTAURANT
Il ristorante interno La Bauta è un omaggio alla tradizione culinaria veneziana e presenta un menù
che esalta i sapori della laguna attraverso ingredienti selezionati e una cucina raffinata. Gli
interni, impreziositi da affreschi originali e lampadari di Murano, creano un’atmosfera elegante e
senza tempo. La cucina celebra la freschezza dei prodotti locali, con piatti che spaziano dal classico
baccalà mantecato ai bigoli in salsa, fino al risotto al nero di seppia, preparato con pesce freschissimo
proveniente dal mercato di Rialto. Le carni pregiate e le verdure di stagione si combinano in creazioni
armoniose, sempre accompagnate da una selezione di vini veneti e internazionali.

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