6 Settembre 2025 - 19.37

Vicenza, scontri ai cantieri Tav: idranti contro i manifestanti, lanci di letame e semi (video)

VICENZA – Momenti di tensione questa mattina a Vicenza durante la protesta No Tav, che ha assunto anche connotazioni pro Palestina. Un centinaio di manifestanti, in gran parte appartenenti a centri sociali e associazioni locali, hanno cercato di forzare i cantieri dell’Alta Velocità a Ca’ Alte, lanciando all’interno letame, semi e altri oggetti.

Le forze dell’ordine hanno risposto con l’uso degli idranti per disperdere i gruppi più facinorosi, mentre un elicottero della Polizia ha monitorato dall’alto la situazione. Alcuni manifestanti, armati di picconi, hanno tentato di sollevare parti della pavimentazione del cantiere prima di essere respinti.

La mobilitazione è iniziata alle 8.30 dalla rotatoria di Ponte Alto, con un flash mob che ha visto comparire un “galeone” di cartapesta, simbolicamente trasformato in un’arca di Noé contro i cantieri Tav e i cambiamenti climatici. Il corteo ha poi attraversato la città, causando disagi al traffico diretto verso la Fiera dell’Oro, dove nel frattempo era in corso la seconda giornata della rassegna internazionale.

Dopo la tappa ai cantieri, i manifestanti si sono spostati verso la stazione ferroviaria di Vicenza, dove hanno concluso la giornata con nuovi interventi e slogan.

Il dispositivo di sicurezza predisposto dalla Questura ha visto impegnati circa 45 operatori tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, con pattuglie mobili, posti fissi e il coordinamento di una “mini questura” attiva all’interno della Fiera.

La situazione è stata riportata sotto controllo e, nonostante le tensioni, non si registrano al momento feriti gravi.

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Reazioni politiche

Vicenza, Rucco (FdI): “Condanna assoluta per l’ennesima azione violenta e illegale della sinistra antagonista”

«Quello che è accaduto oggi a Vicenza è inaccettabile e va condannato con la massima fermezza. Mentre la città si presentava al mondo con la Fiera dell’Oro – vetrina internazionale che rappresenta la nostra eccellenza, il nostro saper fare, il nostro lavoro – un manipolo di antagonisti ha deciso di trasformare un momento di orgoglio in una giornata di violenza e illegalità.

Dietro bandiere No Tav e pro Palestina, dietro simboli e slogan confusi, si è consumato l’ennesimo atto di squadrismo rosso: assalti ai cantieri, scontri con le forze dell’ordine, tentativi di bloccare la viabilità e di sabotare l’immagine stessa della città. Non è protesta, non è dissenso: è odio ideologico, travestito da finto ambientalismo o da pseudo-pacifismo, ma sempre e solo rivolto contro il lavoro, contro lo sviluppo, contro la libertà dei cittadini.

Non chiediamo prese di distanza alla maggioranza di sinistra in consiglio comunale: sarebbe tempo sprecato, c’è chi continua a strizzare l’occhio a questi ambienti, a considerarli interlocutori legittimi, a giustificare il caos con la scusa del “movimento sociale”. Ma i vicentini sanno bene da che parte stare: dalla parte di chi costruisce, non di chi distrugge; dalla parte di chi lavora, non di chi sabota; dalla parte di chi difende la città, non di chi la usa come teatro per ideologie vecchie e fallite.

Chi oggi ha tentato di trasformare la Fiera dell’Oro in un palcoscenico di odio ha mostrato ciò che davvero vuole: non cambiare il mondo, ma riportarlo indietro. Noi non lo permetteremo. Vicenza merita molto di più: merita di tornare ad essere il simbolo di una comunità orgogliosa, operosa e libera. Questa è la nostra battaglia e questo è il nostro impegno». Cosi in una nota stampa l’esponente di Fratelli d’Italia e già Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. 

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