VICENZA – Assunzioni al San Camillo, accuse di razzismo. Turra risponde
Non bastava lo scandalo dei vermi trovati fra le bende di un paziente, ora l’Ipab è investita dalle accuse di razzismo da parte delle Unità sindacali di base, dopo che Ipark ha preso il posto della Bramasole ed ha assunto 31 dei 64 dipendenti. Secondo l’Usb i metodi di selezione sarebbero discriminatorie. “Fin dall’incontro in prefettura -dichiara Germano Reniero- è emersa volontà di offendere le lavoratrici con metodi che hanno un solo nome: discriminazione”. A tali accuse replica il presidente di Ipab, Lucio Turra, definendole false e tendenziose.
Sono state assunte a tempo determinato 54 persone, 31 delle quali provenienti dalla Bramasole. Un bando di gara successivo trasformerà tali assunzioni in contratti di Ipark a tempo indeterminato. “Non potevamo assumere tutto il personale di Bramasole -aggiunge Turra- sarebbe stato contraddittorio adottare lo stesso modello organizzativo della cooperativa”. Turra parla poi del progressivo miglioramento dei servizi all’interno del San Camillo, che ospita centinaia di anziani. Dopo le pulizie si procederà al rinnovo degli arredi, operazione per la quale mancherebbero 600 mila euro, soldi che dovranno provenire dalle alienazioni degli immobili dell’istituto. Venduti, dovrebbero fruttare 2 milioni di euro.














