18 Maggio 2020 - 9.19

Truffava l’Inps: era cieco ma aveva la patente

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Negli scorsi giorni i Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno eseguito il sequestro preventivo per 87.583,90 euro nei confronti di un cittadino sudanese (B.S., 43 anni) residente a Schio, oggi indagato in concorso con la moglie cittadina ghanese (B.E., 39 anni) per truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

L’uomo era risultato beneficiario, dal dicembre 2013, di pensione di invalidità nonché di indennità speciale di accompagnamento in qualità di “cieco assoluto”.

Le indagini, avviate nel 2019 dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Schio, hanno invece permesso di scoprire come lo stesso fosse a tutti gli effetti vedente, e svolgesse quotidiane attività del tutto incompatibili con la patologia riscontrata.

Nello specifico, l’indagato è stato colto alla guida della sua auto di sua, nonché a camminare nei pressi della sua abitazione senza alcuna assistenza, e a recarsi presso l’ATM per prelevare le citate indennità. Ha persino rinnovato per ben due volte la patente di guida, nel 2014 e 2017, in pendenza dello status riconosciuto di “cieco assoluto”.

Inoltre, era solito fare jogging, nonché eseguire saltuariamente piccoli lavori edili, benchè formalmente disoccupato.

L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Quando si recava allo sportello bancario per la sottoscrizione di documenti relativi al conto corrente, l’uomo veniva accompagnato dalla moglie, di nazionalità ghanese, che fingeva di assisterlo. Per questo motivo, l’Autorità Giudiziaria ha deciso di iscriverla sul registro degli indagati in concorso con il marito.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza ha dunque emesso un decreto di sequestro preventivo per equivalente fino a concorrenza di € 87.583,90, pari al totale delle pensioni di invalidità nonché delle indennità speciale di accompagnamento indebitamente percepite dal dicembre 2013 ad oggi.

Sono stati sottoposti a vincolo reale l’autovettura di proprietà dell’indagato, 1 conto corrente, 2 carte prepagate e 1 deposito risparmio.

Le circostanze descritte sono state comunicate all’I.N.P.S. di Schio che ha avviato la procedura di sospensione dell’erogazione del beneficio assistenziale e di restituzione di quanto indebitamente percepito.

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